Da cantautore a commendatore
Molto particolare, anche se di tutt'altro tenore rispetto a quella
lampedusana, è la partecipazione radiofonica alla trasmissione Facciamo
storie, in onda il 29 settembre su
Radiouno. In questa occasione Vito Cioce, presentatore del programma, invita
ogni ascoltatore a “inventare un racconto” partendo dall'incipit misterioso
di Mai più come te. Nell'arco di quattro ore, inframmezzate da giornali
radio e altre brevi e bizzarre trasmissioni d'informazione, viene articolata
una trama un po' surreale che ha comunque il pregio non indifferente di
coinvolgere il pubblico e di trattarlo da protagonista.
Parallelamente a quel “romanzo improvvisato” si dipana anche la storia
musicale di Claudio che si esibisce, da solista, in molti dei suoi pezzi più
intimi. Accanto a questi sono da ricordare la strepitosa interpretazione di
Se telefonando e soprattutto quella inedita e inaspettata di Marinetta.
Circa una settimana dopo è invece ospite negli studi di Radio Italia dove,
accompagnato dalla presentatrice Paola Gallo, sua fan dichiarata ed
emozionata, ripercorre cronologicamente tutta la sua carriera musicale
alternandosi fra chitarra e pianoforte. Questa sorta di piccolo concerto,
che occupa comunque lo spazio di due ore, viene teletrasmesso anche da Video
Italia.
Il prossimo tour autunnale è ormai alle porte e alle date precedentemente
comunicate se ne aggiungono altre, fino a coprire quasi tutto il territorio
nazionale. Lo staff di Baglioni annuncia sorprese e fantasmagorie per questi
futuri spettacoli, ma nulla di più trapela dall'entourage sempre molto
circospetto del cantante.
Certamente, comunque, le molte presenze televisive di quest'ultimo periodo
sono indirizzate a promuovere i concerti autunnali. Anche in questo senso si
deve certamente leggere l'intervento a uno dei programmi più seguiti del
momento: Torno sabato... e tre condotto da Giorgio Panariello. Baglioni vi
presenzia il 22 ottobre, quando
l'itinerante carovana fa tappa a Trento. Oltre a eseguire in maniera giocosa
una rapida carrellata dei suoi successi più classici, Claudio si cimenta con
l'ormai consueta Mai più come te per concludere poi, in un momento
successivo, con Poster, Un mondo d'amore e Io che amo solo te
di Sergio Endrigo in
duetto con l'altro ospite canoro della puntata: Gianni Morandi.
Quello con Baglioni del 31 ottobre
presso la Sala Sinopoli del nuovissimo e straordinario Auditorium romano è
il primo di una serie di appuntamenti organizzati con i grandi cantautori.
Nel corso della serata, Claudio ripercorre il racconto della sua carriera
che, però, s'interrompe bruscamente al periodo di Oltre: evidentemente,
per tracciare un resoconto completo della sua storia musicale, sono
necessarie ben più delle due ore utilizzate.
Ad ogni modo, il nostro delizia la platea con una serie di perle senza tempo
tra le quali Cincinnato, I vecchi, Fotografie, Mille giorni di te e
di me e Pace. Poiché quello dell'Auditorium vuole essere un
approfondimento a trecentosessanta gradi, c'è anche spazio per raccontare
l'aspetto ironico e burlone del cantautore, una peculiarità ormai
imprescindibile del suo personaggio: a suggellare quest'aspetto c'è anche la
testimonianza canora di uno dei suoi pezzi più surreali, Mia cara
Esmeralda e di una Anima Mia cantata adottando il timbro stridulo dei
Cugini di Campagna.
In occasione del 4 novembre, festa delle
forze armate, il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi,
conferisce a Claudio Baglioni, insieme con altri cinquantuno cittadini,
l'onorificenza civile di Commendatore per “il lavoro svolto nella società
a favore della musica”.
Ormai, anche ufficialmente, Claudio s'è dunque definitivamente affrancato
dallo stereotipo di cantore disimpegnato d'amori adolescenti: in questa
fulgida fase della sua carriera tutti, critica e pubblico, colleghi e
intellettuali, gli riconoscono un impegno culturale importante.
Grazie alla sua musica, alle sue canzoni capaci di raccontare la società, al
suo modo raffinato di divulgare ed esaltare i principi straordinari della
lingua italiana, Baglioni è divenuto per tutti, coscienti o inconsapevoli,
l'uomo incantatore della storia accanto.
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