Prologo
"... in un agosto e un altro sole s'annegò, lingue di fuoco e uve fragole, quando
il giorno cammina ancora sulle tegole del cielo e sembra non sedersi mai..."
Venne dal mare: che fosse poi quello di un'isola campana celeberrima, come
ammesso recentemente, oppure un altro mare, con contorni e connotazioni simili a
quello, non pensiamo abbia grande importanza.
Ciò che davvero conta, al nostro cospetto di spettatori interessati, è quella
genesi "liquida" che porta in sé l'essenza stessa dell'uomo che andiamo, un po '
"biecamente", a sezionare.
Il mare, si diceva, misterioso e accattivante: che ispira tuttavia, a chiunque
si soffermi a guardarlo da qualsivoglia latitudine, un'improvvisa e subitanea
aspirazione di sogno.
Sarà forse anche per il retaggio ereditario di quest'anomalo terzo genitore che
l'uomo crebbe con quella caratteristica evidente di dispensatore di fantasie e
divenne, molto più tardi e per sua espressa volontà, un inarrivabile grande
mago.
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