I tentativi
Spronato dalla consapevolezza di possedere un timbro vocale
notevole, nonché dalla presa di coscienza di saper conoscere la musica e
interpretarla, cerca fortuna in esibizioni d'avanspettacolo, tra numeri di magia
e spogliarelli: al teatro Espero realizza la prima performance
"live" che gli garantisce un compenso di 1500 lire: tale guadagno pare
abbastanza simbolico anche se certamente importante per l'orgoglio di un
aspirante artista in cerca di conferme. Tuttavia gli appare subito evidente che
questa strada non può portare a nessuno sbocco professionale; pertanto,
nell'inverno del 1967, approda alla RCA per un provino. Il direttore
dell'azienda si esprime in toni poco lusinghieri nei suoi confronti e lo liquida
senza lasciargli alcuna speranza di riuscita.
Grazie alle prime lezioni di musica, e nonostante la
delusione della bocciatura alla RCA, inizia a comporre musica, a scrivere
canzoni sue, ad affiancare alla sua dimensione di interprete anche quella di
autore. Secondo fonti ufficiose, seppur non verificabili, il primissimo brano
che assembla è una sorta di parallelismo personale fra le festività natalizie
imminenti e il disagio interiore del protagonista, il cui titolo Dio, tu stai
nascendo, io sto morendo, pare essere un'anticipazione del tema di Notte
di Natale.
Il suo impegno musicale continua comunque con la
costituzione, insieme ad alcuni amici, di un complessino numerosissimo chiamato
Les Images, ma prosegue contemporaneamente anche da solista, in agoni
canori di ogni specie: a luglio del '68, Claudio si iscrive a Fuori la
voce, rassegna presentata da Pippo Baudo, mentre pochi mesi più
tardi si reca a Lugano per prendere parte, ancora una volta, al Festival
degli sconosciuti, ottenendo un prestigioso secondo posto. Il risultato
viene conseguito grazie all'interpretazione doppia di una Yesterday
cantata alla maniera di Ray Charles e di una delle sue primissime composizioni
"ufficiali", ispirata a una lirica di E. A. Poe e intitolata Annabel Lee.
È pure di questo periodo una sorta di realizzazione teatrale
promossa con alcuni conoscenti, che propone tematiche sociali mischiate a opere
classiche: essa spazia dalle problematiche urbane alle poesie di Pavese
passando per le opere di Brecht: una miscellanea di argomenti che
tradisce ispirazioni non proprio chiarissime e forse anche un po' pretenziose.
Il risultato ottenuto è soprattutto quello di annoiare gli interlocutori,
costituiti perlopiù dai parenti del gruppo, chiamato Studio dieci.
Tuttavia, nonostante l'esito fallimentare che ebbe, questa esperienza denota
irrequietezze di carattere socio-ambientale, lontanissime dalla contestazione
sessantottina in pieno atto, ma comunque indicatrici di una dinamica
intellettuale in movimento.
È forse opportuno, in questa sede, annotare come la
"formazione musicale baglioniana" sia avvenuta, fra avanspettacolo, concorsi
canori, esperienze teatrali e matrici classiche, in maniera diametralmente
opposta a quella che agglomera quasi tutti gli altri cantautori romani che,
proprio in questo periodo, muovevano parallelamente le prime mosse attorno al
gruppo del Folk Studio, confrontandosi reciprocamente. Baglioni nasce
assolutamente lontano da questa realtà, non ne conosce le prerogative e non è
coinvolto nella dialettica di rivendicazione che anima già i primissimi testi
dei suoi colleghi. Egli si crea, dal punto di vista artistico, completamente per
conto proprio e, seppur manifesti in alcuni casi evidenti tendenze di
rivendicazione, la sua produzione appare decisamente lontana, per intenzioni e
tematiche, dall'effervescenza politica e sociale comune all'ambiente del Folk
Studio.
Tornando all'argomento specifico e rispettando il più
possibile la cronologia, appare opportuno rimarcare che, terminati gli studi
superiori con un buon profitto, il neogeometra diviene una matricola
dell'università di Roma, nella facoltà di architettura.
Tuttavia, nei suoi intenti, la musica rimane unica passione
nonché aspirazione professionale vera: per questo motivo gli sforzi del giovane
sono profusi soprattutto al conseguimento di un contratto da parte di qualche
casa discografica.
In occasione della rassegna svizzera, era stata realizzata
un'incisione intitolata Gli sconosciuti di Lugano
in cui figuravano, tra gli altri, anche brani cantati da Baglioni: Annabel
Lee, Se la ragazza che avevi e una prima versione della Interludio
che poi verrà riproposta sui primi supporti dell'artista.
Forte di questa registrazione, si reca a Milano per
sottoporsi a una prova per la Ricordi che, se in un primo tempo appare
interessata, successivamente soprassiede.