biografia
a cura di Luca Tempini

Introduzione
 
Prologo
 
L'ambiente
 
Le prime note... di giorno
 
I tentativi
 
Cantante professionista
 
Le canzoni stonate...
 
L'influenza del cinema
 
Ragazzo nell'est
 
Quella sua maglietta fina
 
I giri di Camilla
 
La consacrazione definitiva
 
Il sabato del villaggio
 
Solo in compagnia di sé senza chiedere il permesso...
 
Un nuovo disco e un discografico nuovo
 
Canzoni e una piccola (grande) storia che continua...
 
Alé-oó
 
La canzone del secolo
 
La vita è adesso, il sogno, sempre
 
D'Assolo continuerò
 
Un trovatore perso un cantastorie muto
 
OLTRE
 
Appunti sparsi su quel che c'è
 
Sempre lo stesso, più grigio ma non domo
 
L'anima nuova di Claudio
 
Da me a te e dalla città allo stadio: un progetto lungo un sogno
 
Giri di "valzer" per un viaggiatore
 
Di nuovo "in viaggio" per sapere cosa c'è laggiù...
 
Sogno di una notte di note
 
Come per incanto
 
I concerti irregolari
 
L'uomo della storia accanto
 
Tutti in un abbraccio
 
'O scia'
 
Da cantautore a commendatore
 
Finale in... crescendo
 
Titoli di coda
 
Bibliografia e testi
 
Credimi, CREDITI
 

Le canzoni stonate...

Per promuovere la sua nuova produzione, Claudio inizia, a ridosso di questo periodo, una sorta di "tour estivo" fra balere e pianobar, partendo dalla località balneare di Lignano Sabbiadoro.
LA RCA lo invia anche alla Mostra internazionale della canzone di Venezia, dove partecipa alla Gondola d'oro presentando Notte di Natale; qui trova un pubblico e una giuria non disposti ad assecondare le sue finalità: il primo lo fischia sonoramente per gran parte dell'esibizione, la seconda lo confina all'ultimo posto. Anche la critica non usa mezzi termini, apostrofandolo come "cantore di cose senza senso, isteriche e tristissime". Soltanto Lucio Dalla, che ha modo di vederlo, rimane nuovamente e favorevolmente colpito dalla sua interpretazione spingendolo a non demoralizzarsi e a continuare sulla stessa strada.
Una strada che, tuttavia, pare ancora costellata da difficoltose asperità: alla Caravella dei successi (Bari, ottobre 1970), viene costretto dai discografici a rinunciare alla sua Notte di Natale: il pezzo è definito troppo triste, nonché addirittura lesivo della morale cattolica; ripresenterà Una favola blu, sempre buona per ogni occasione, ma insufficiente a evitargli, per la seconda volta consecutiva in un concorso canoro, l'ultima piazza.

Per il giovane Baglioni è una battuta d'arresto dolorosissima, tale da fargli meditare, per la prima volta, l'abbandono delle scene: desisterà dall'intento grazie all'insistenza dei collaboratori, oltre che per onorare il contratto tanto bramato e conquistato con grande fatica solo nell'anno precedente.

L'unica parentesi positiva di questo periodo è, invece, la partecipazione televisiva alla trasmissione Speciale 3 milioni, nella quale presenta alcuni brani di nuova composizione nonché l'inedita In viaggio. Le puntate in Tv hanno un buon riscontro di pubblico anche se da sole non bastano, ovviamente, a consegnare il protagonista alla notorietà.
Tuttavia, sull'onda di questo discreto quanto insperato successo mediatico e d'accordo con la casa discografica, Claudio si lascia tentare a rilanciare un altro album nel 1971, dal titolo Un cantastorie dei giorni nostri. A onor del vero, questo nuovo 33 comprende ancora gran parte delle canzoni incluse nel precedente, aggiunte ad altre cinque di recente produzione: Quando tu mi baci, Una favola blu, Mia cara Esmeralda, L'Africa ti chiama e 'Izia, vengono sostituite da Io, una ragazza e la gente, Cincinnato, Se casomai, E ci sei tu e Vecchio Samuel. L'album precedente, con l'insignificante "score" di 1000 copie vendute, viene destinato al macero.
A posteriori sembra di poter ravvisare, in questo secondo lavoro, una miglior composizione d'insieme dei pezzi, nonché un evidente passo in avanti almeno qualitativo: brani come Vecchio Samuel, Io una ragazza e la gente e soprattutto Cincinnato, pur presentando fra loro ben poche analogie, sembrano aprire orizzonti più ampi, sia all'analisi testuale che a quella melodica: appaiono meno ermetici nel contenuto e più disponibili a conformarsi alla musicalità del periodo. Evidentemente però, ciò non è ancora sufficiente per il grande pubblico: le vendite di Un cantastorie dei giorni nostri sono di nuovo modeste, la critica ancora negativa.

Scoraggiato dai risultati individuali, Claudio si industria allora in collaborazioni parallele, come attestano l'ellepì di Mia Martini, Oltre la collina e, pubblicato sempre nel '71, un 45 giri di Rita Pavone: nel primo contiamo ben cinque pezzi scritti dalla sua mano, nel secondo figura invece come autore di entrambi i brani, intitolati La suggestione e Se... casomai... .
Significativo sottolineare il grande successo ottenuto dalla Pavone in Francia con La suggestione, la cui versione, dal titolo Bonjour la France riesce a vendere qualcosa come 500.000 copie. La traduzione era stata effettuata anche in lingua spagnola (La Sujestion), ma senza raggiungere un così ampio consenso di pubblico. Da menzionare, inoltre, anche alcuni provini del 1972 per Nada, a cui il nostro cede una prima versione di Chissà se mi pensi, e un secondo brano: quel Me so' magnata er fegato che, precedentemente scritto per Monica Vitti, verrà invece interpretato e inciso da Gigi Proietti solo nel 1975. La stessa Nada utilizza le canzoni per inserirle nel suo 33 giri Malanima, edito addirittura nel 1994.