biografia
a cura di Luca Tempini

Introduzione
 
Prologo
 
L'ambiente
 
Le prime note... di giorno
 
I tentativi
 
Cantante professionista
 
Le canzoni stonate...
 
L'influenza del cinema
 
Ragazzo nell'est
 
Quella sua maglietta fina
 
I giri di Camilla
 
La consacrazione definitiva
 
Il sabato del villaggio
 
Solo in compagnia di sé senza chiedere il permesso...
 
Un nuovo disco e un discografico nuovo
 
Canzoni e una piccola (grande) storia che continua...
 
Alé-oó
 
La canzone del secolo
 
La vita è adesso, il sogno, sempre
 
D'Assolo continuerò
 
Un trovatore perso un cantastorie muto
 
OLTRE
 
Appunti sparsi su quel che c'è
 
Sempre lo stesso, più grigio ma non domo
 
L'anima nuova di Claudio
 
Da me a te e dalla città allo stadio: un progetto lungo un sogno
 
Giri di "valzer" per un viaggiatore
 
Di nuovo "in viaggio" per sapere cosa c'è laggiù...
 
Sogno di una notte di note
 
Come per incanto
 
I concerti irregolari
 
L'uomo della storia accanto
 
Tutti in un abbraccio
 
'O scia'
 
Da cantautore a commendatore
 
Finale in... crescendo
 
Titoli di coda
 
Bibliografia e testi
 
Credimi, CREDITI
 

I tentativi

Spronato dalla consapevolezza di possedere un timbro vocale notevole, nonché dalla presa di coscienza di saper conoscere la musica e interpretarla, cerca fortuna in esibizioni d'avanspettacolo, tra numeri di magia e spogliarelli: al teatro Espero realizza la prima performance "live" che gli garantisce un compenso di 1500 lire: tale guadagno pare abbastanza simbolico anche se certamente importante per l'orgoglio di un aspirante artista in cerca di conferme. Tuttavia gli appare subito evidente che questa strada non può portare a nessuno sbocco professionale; pertanto, nell'inverno del 1967, approda alla RCA per un provino. Il direttore dell'azienda si esprime in toni poco lusinghieri nei suoi confronti e lo liquida senza lasciargli alcuna speranza di riuscita.

Grazie alle prime lezioni di musica, e nonostante la delusione della bocciatura alla RCA, inizia a comporre musica, a scrivere canzoni sue, ad affiancare alla sua dimensione di interprete anche quella di autore. Secondo fonti ufficiose, seppur non verificabili, il primissimo brano che assembla è una sorta di parallelismo personale fra le festività natalizie imminenti e il disagio interiore del protagonista, il cui titolo Dio, tu stai nascendo, io sto morendo, pare essere un'anticipazione del tema di Notte di Natale.

Il suo impegno musicale continua comunque con la costituzione, insieme ad alcuni amici, di un complessino numerosissimo chiamato Les Images, ma prosegue contemporaneamente anche da solista, in agoni canori di ogni specie: a luglio del '68, Claudio si iscrive a Fuori la voce, rassegna presentata da Pippo Baudo, mentre pochi mesi più tardi si reca a Lugano per prendere parte, ancora una volta, al Festival degli sconosciuti, ottenendo un prestigioso secondo posto. Il risultato viene conseguito grazie all'interpretazione doppia di una Yesterday cantata alla maniera di Ray Charles e di una delle sue primissime composizioni "ufficiali", ispirata a una lirica di E. A. Poe e intitolata Annabel Lee.

È pure di questo periodo una sorta di realizzazione teatrale promossa con alcuni conoscenti, che propone tematiche sociali mischiate a opere classiche: essa spazia dalle problematiche urbane alle poesie di Pavese passando per le opere di Brecht: una miscellanea di argomenti che tradisce ispirazioni non proprio chiarissime e forse anche un po' pretenziose. Il risultato ottenuto è soprattutto quello di annoiare gli interlocutori, costituiti perlopiù dai parenti del gruppo, chiamato Studio dieci. Tuttavia, nonostante l'esito fallimentare che ebbe, questa esperienza denota irrequietezze di carattere socio-ambientale, lontanissime dalla contestazione sessantottina in pieno atto, ma comunque indicatrici di una dinamica intellettuale in movimento.

È forse opportuno, in questa sede, annotare come la "formazione musicale baglioniana" sia avvenuta, fra avanspettacolo, concorsi canori, esperienze teatrali e matrici classiche, in maniera diametralmente opposta a quella che agglomera quasi tutti gli altri cantautori romani che, proprio in questo periodo, muovevano parallelamente le prime mosse attorno al gruppo del Folk Studio, confrontandosi reciprocamente. Baglioni nasce assolutamente lontano da questa realtà, non ne conosce le prerogative e non è coinvolto nella dialettica di rivendicazione che anima già i primissimi testi dei suoi colleghi. Egli si crea, dal punto di vista artistico, completamente per conto proprio e, seppur manifesti in alcuni casi evidenti tendenze di rivendicazione, la sua produzione appare decisamente lontana, per intenzioni e tematiche, dall'effervescenza politica e sociale comune all'ambiente del Folk Studio.

Tornando all'argomento specifico e rispettando il più possibile la cronologia, appare opportuno rimarcare che, terminati gli studi superiori con un buon profitto, il neogeometra diviene una matricola dell'università di Roma, nella facoltà di architettura.

Tuttavia, nei suoi intenti, la musica rimane unica passione nonché aspirazione professionale vera: per questo motivo gli sforzi del giovane sono profusi soprattutto al conseguimento di un contratto da parte di qualche casa discografica.

In occasione della rassegna svizzera, era stata realizzata un'incisione intitolata Gli sconosciuti di Lugano in cui figuravano, tra gli altri, anche brani cantati da Baglioni: Annabel Lee, Se la ragazza che avevi e una prima versione della Interludio che poi verrà riproposta sui primi supporti dell'artista.

Forte di questa registrazione, si reca a Milano per sottoporsi a una prova per la Ricordi che, se in un primo tempo appare interessata, successivamente soprassiede.