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Rassegna stampa - sabato 19 agosto 2000 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
Il Messaggero - 19/08/2000
www.ilmessaggero.it/
Una lunga tournèe attraverso i luoghi d'arte
E i prezzi salati non fermano il tutto esaurito
Che palcoscenico quello di Ferento! Ha ospitato rappresentazioni di ben altra specie. Il teatro si è nobilitato dentro quelle pietre antiche.
Adesso si adegua ai tempi e si degna di ospitare la musica moderna, anche se cortese, di un cantautore moderno.
Baglioni non lo ha scelto a caso il teatro romano viterbese. Gli è piaciuta l'architettura e l'ambiente in cui esso è adagiato. Una scelta azzardata, forse, come azzardata (o forse coraggiosa?) è stata l'idea di una tounèe di musica leggera in siti archeologici di così grande importanza. Che incutono riverenza solo a guardarli.
Esordio e chiusura del giro d'Italia nell'anfiteatro romano di Pompei dove nell'esordio del 13 agosto Baglioni, nonostante i prezzi non certo popolari, ha fatto il pienone. Poi sarà allo Sferisterio di Macerata, al teatro D'Annunzio di pescara, al teatro Puccini di Torre del Lago e negli anfiteatri di Cagliari, Diamante, Fiesole, Nuoro e al tempio di Selinute.
A Viterbo la prevedendita dei biglietti è praticamente esaurita. Gli organizzatori ne hanno lasciati poco più di un centinaio per i ritardatari. Pubblicità poco o niente, «non ce n'era bisogno», dicono.
segnalato da Marcello