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Rassegna stampa - luned́ 14 agosto 2000 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su La Gazzetta del Sud - 14/08/2000
www.gazzettadelsud.it

Soltanto un piccolo ritardo nell'inizio dello show a Pompei

La pioggia non ferma il debutto della tournée di Claudio Baglioni



POMPEI - Dopo le polemiche, anche la pioggia si è abbattuta ieri sul debutto a Pompei del tour acustico di Claudio Baglioni, «Sogno di una notte di note». Una nuvola di passaggio che ha solo ritardato di un quarto d'ora l'inizio dello spettacolo. I 1.200 spettatori, in maggioranza donne, hanno lasciato i loro posti alle prime gocce d'acqua. Ma poi sono tornati a sedersi per ascoltare il cantautore romano. Il concerto è stato aperto da un brano tratto dal «Sogno di una notte di mezza estate» di Shakespeare, letto dallo stesso artista. Poi la musica, con il brano in scaletta «Notte di note». Imponente il servizio d'ordine: alla vigilia si temevano, infatti, problemi di ordine pubblico a causa del ridotto numero di posti concessi.
Tra gli spettatori il soprintendente ai Beni artistici, Piergiovanni Guzzo, il vice sindaco di Pompei, Carmine Cirillo e la madre del cantautore. Il tour di Baglioni propone venticinque concerti «di musica leggera da camera» in altrettanti teatri d'arte e siti archeologici, dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, senza alchimie tecnologiche, giochi elettronici né effetti speciali, ma dominati dalla semplicità e dalla suggestione musicale e visiva. «"Sogno di una notte di note" è un progetto acustico che aleggiava da quattro anni - ha spiegato il cantautore romano durante un incontro con i giornalisti - e che avevo sempre rimandato, in cui io e i miei musicisti abbiamo voluto rompere con quella che è diventata la catena di montaggio dei tour molto strutturati, basati sui supporti elettronici, e recuperare invece le emozioni di un racconto a mezza voce. Una metamorfosi utile anche a noi».
Molti dei brani più noti di Baglioni saranno riproposti in particolari arrangiamenti che li renderanno «incantabili» dal pubblico. «Vorrei sfuggire al rituale del karaoke collettivo a tutti i costi - aggiunge il cantante - e per questo spiazzerò il pubblico con inedite riletture in chiave acustica.
So di correre dei rischi, ci sono fan molto integralisti che non mi perdonano certe novità. Una volta a Palermo dovetti affrontare una signora che mi contestava una versione, a suo dire oltraggiosa, di "Questo piccolo grande amore"». Il tour acustico, che si concluderà il 17 settembre a Foggia, difficilmente avrà un'uscita sul mercato discografico. «In giro c'è una epidemia di dischi dal vivo - osserva Baglioni - alla quale anch'io ho contribuito. Vero è che ormai facciamo tutti un po' meno dischi perché ci sono meno idee, però, secondo me il documento dal vivo, per avere una sua giustificazione, deve essere molto emozionante. Noi comunque il concerto lo registriamo già da stasera per sentire tutti gli errori che faremo e correggerli». Sul suo eventuale prossimo ritorno in tv, Baglioni si mantiene cauto: «Troppo stress, l'auditel ti condiziona e l'ultima esperienza con Fazio si è trasformata in una specie di patibolo. Ho detto di no a un varietà monografico».

segnalato da Ernesto

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