torna al menu
stampa
Rassegna stampa - sabato 15 aprile 2000 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

  <  elenco completo (595)   <  articoli pubblicati su Il Messaggero Veneto (2)
  <  altri articoli scritti da Giuliano Almerigogna (1)

Pubblicato su Il Messaggero Veneto - 15/04/2000

IL TOUR La nuova tappa del "Viaggio" conferma: è un artista genuino, che sa piacere agli italiani di ogni età
Tutti innamorati di Claudio
Baglioni ha conquistato Trieste con oltre tre ore di grandi canzoni

di Giuliano Almerigogna

Trieste- Sospeso fra passato, presente e futuro, il "Viaggio" di Claudio Baglioni , spettacolo-concerto più introspettivo e "blue" non soltanto cromaticamente rispetto al "tour rosso" di tre anni or sono, ha avvinto e convinto la marea umana ( quasi seimila spettatori da tutta la regione) accorsa l'altra sera al Palatrieste per vivere tre ore abbondanti di emozioni genuine,ottimamente organizzate da Azalea Promotion e Milano concerti.
Pochi artisti in Italia possono vantare un pubblico così eterogeneo a livello non soltanto generazionale:accanto a Claudio ci mettiamo Morandi, i Nomadi e non molti altri. Baglioni si fa amare e apprezzare per la sua vis artistica unita a una professionalità senza crepe e ha una forza comunicativa nella quale si percepisce il desiderio di trasmettere positive vibrazioni; la sua voce è sempre in grado di lanciarsi in acuti da piacevole brivido e di "tenere" per 200 minuti con rari ed indovinati interventi parlati.
Il ragazzo che nei 70, con il suo cosmo di piccoli-grandi amori e piccoli quadretti privati, non piaceva molto ai rockettari o a quanti cercavano nella musica un legame più forte con il sociale oggi a quasi 50 anni, piace invece veramente a tutti ,compresi coloro che cinque lustri fa lo trovavano un po' troppo "leggero": d'altronde, il viaggio artistico di Baglioni l'ha visto crescere album dopo album e tour dopo tour.Svolte importanti sono giunte con due lavori non fra i più venduti,cioè "Solo" e "Oltre", dai quali Claudio ha ripreso alcuni brani, l'altra sera, con nuovissimi arrangiamenti,come ad esempio "Gagarin", un racconto-metafora sull'eterna voglia di conoscenza e di conquista dell'uomo, ottimamente reso con piglio rock alla Tom Petty.
Il concerto, a livello di sonorità (amplificato benissimo, ma con buona parte delle casse rivolte verso i lati del Palasport), è stato "giocato" fra sperimentazioni e raffinatezze melodiche, tracciando l'ideale punto di incontro fra l'audacia dei primi'90 ( i tempi di "Oltre") e i viaggi degli anni 80: più che nel tour "rosso" la musica è in primo piano,"aiutata" scenicamente da raggi laser, eccellenti giochi di luci e le coreografie del gruppo"Nuova compagnia dei colori".
Sul "quadrato" al centro del palco Baglioni canta, suona e salta con eccezionale vitalità e senza risparmio di energia."Gelato" in mano come tutti i grandi cantanti (i microfonici a un centimetro dalla bocca non consentono di modulare la potenza dell'emissione) l'artista ha dipinto, bis compresi,ben trentuno canzoni ,da "Cuore di aliante", il brano più noto di "Viaggiatore sulla coda del tempo", album pieno di domande, sino a"Io sono qui", a nostro avviso una delle canzoni più fascinose del song-book di Claudio e della "scalettona" dell'altra sera assieme a "Ninna nanna" (su versi di Trilussa, romanesco, drammaticamente attuale contro i "signori della guerra":<< spero venga un giorno nel quale non dovrò cantarla più>> ci ha detto Claudio),"Si io sarò" "E tu come stai"( per sole voce e chitarra;e ci sarebbe piaciuto ascoltare anche qualche altro brano così accattivante nella sua essenzialità) "Avrai" "Gagarin" "E adesso la pubblicità" "Bolero" (magistrale!), "Le vie dei colori" e la nuova e melodicamente complessa "A domani", "Questo piccolo grande amore" (che personalmente mai abbiamo amato perché ci riempie il cuore di tristi ricordi), è arrivata (pena la scomunica!) prima dei bis in una versione rockeggiante ma rarefatta, con un arrangiamento alla Daniel Lanosi, mentre "Strada facendo",con la folla in festa,"La vita è adesso" sono giunte nei peraltro previsti fuori programma.
Claudio è stato a affiancato da una band dei colori notevole […]
Gli arrangiamenti di Baglioni e di Gianolio sono tutti indovinati (l'unico non molto convincente "Mal d'Universo" troppo patinato): la regia che ha visto Pepi Morgia affiancato da Claudio stesso (Se uno dei tanti laser non funziona noi non ce ne accorgiamo, ma lui si ci ha detto un roady) ,è stata vincente.
Un grande concerto con l'artista a metà circa del tour,quindi non stanco e con la "macchina dei colori" già rodata.


segnalato da Marcella

  <  elenco completo (595)   <  articoli pubblicati su Il Messaggero Veneto (2)
  <  altri articoli scritti da Giuliano Almerigogna (1)