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Rassegna stampa - domenica 20 settembre 1998 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su La Repubblica, spettacoli - 20/09/1998
www.repubblica.it


È Baglioni
ma nessuno
lo riconosce

A Napoli, travestito da hippy, ha cantato per un'ora in via Toledo. Raccogliendo 13 mila lire

di STELLA CERVASIO

NAPOLI - Ha suonato per quasi un'ora vestito da hippy in via Toledo, la custodia della chitarra aperta sul marciapiedi con un cartone e la scritta "Grazie", raccogliendo in tutto 13mila lire. Ha interpretato la parte tanto bene che nessuno l'ha riconosciuto.
Eppure tre giorni fa Claudio Baglioni, che ha programmato una serie di apparizioni a sorpresa a Napoli prima del suo concerto allo stadio San Paolo sabato 26, ha provocato un vero e proprio assalto dei fan in pieno centro storico, nel corso di una visita in una libreria. "È stata una pagliacciata, la riprova del fatto che viviamo nella civiltà dell'immagine", ha detto Baglioni negli studi napoletani del Tg3, a commento
dell'operazione di ieri. Anche lì, subito dopo l'happening di strada, era andato indossando il travestimento. Parrucca bionda, occhialetti scuri, pantaloni mimetici: così conciato non l'ha identificato neppure la squadra di fan che staziona notte e giorno davanti all'albergo del lungomare dove Baglioni ha alloggiato in questi giorni di "approccio" con la città (oltre al blitz in libreria, ha avuto un incontro con il sindaco Bassolino, uno con gli studenti di Giurisprudenza). Il primo "sondaggio" l' ha fatto nella Galleria Umberto I, dove, in una mattinata impigrita dalla festa cittadina di San Gennaro, ha cominciato a suonare Dov'è, dov'è ed E tu in inglese. La voce, inconfondibile, si perdeva un po' nell'acustica della galleria, e Baglioni ha suscitato più che altro l'interesse di alcuni turisti che l'hanno fotografato. Poi si è spostato sul boulevard restaurato di via Toledo, dove ha intonato Questo piccolo grande amore. I passanti hanno lanciato banconote nella custodia e lui ha ringraziato con un inchino, ma neppure alle note di W l'Inghilterra sono stati assaliti dal dubbio. Una lezione di saggezza da Baglioni ai colleghi? Forse. Senza riflettori e titoli gridati, anche una star diventa un ologramma.

segnalato da Caterina

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