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| Rassegna stampa - domenica 7 giugno 1998 | ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 | 
Pubblicato su 
L'Unione Sarda - 07/06/1998
www.unionesarda.it
Il volto di Baglioni con gli occhiali da sole...
Il volto di Baglioni con gli occhiali da sole su sfondo nero davanti, e dietro 
una frase del suo libro. Questa la t-shirt più "gettonata" tra i fan che ieri 
sera hanno gremito lo stadio Olimpico di Roma per il concerto-evento del 
cantautore romano. L'assalto è cominciato fin dal mattino. L'esercito di 
Baglioni ha assediato tutti gli ingressi dello stadio, aspettando l'apertura dei 
cancelli. L'attesa è stata più lunga di quel che doveva essere e c'è chi si è 
arrabbiato: in particolare, i "clubber", e cioé i circa cinquemila aderenti ai 
fans club di Baglioni. Per loro i cancelli dovevano essere aperti alle 15,30 e 
invece sono potuti entrare soltanto poco prima delle 17. Nessuno inoltre poteva 
andare sul prato dove inizialmente era prevista la presenza di cinquemila 
spettatori. Versione ufficiale: dal momento che nel corso delle prove sono stati 
fatti entrare soltanto 1500 fan l'organizzazione, non potendo privilegiare 
nessuno, ha deciso che i "fedelissimi" sarebbero rimasti tutti fuori 
accomodandosi in tribuna. Secondo alcuni però, ma la versione non è stata 
confermata dagli organizzatori, sembra che a vietare l'accesso al prato sia 
stato lo stesso Baglioni perché ieri durante le prove, mentre faceva il giro 
della pista d'atletica su un'automobile, è stato accerchiato da una piccola 
folla urlante. Impaurita, la star avrebbe deciso di non fare accedere nessuno. 
Da qui i malumori. Niente di sensazionale, comunque. In quindicimila, forse 
ventimila, già alle 17 erano tutti assiepati lì, davanti alle porte di ferro 
verde dello stadio, "soffocati" dalla calura opprimente che da qualche giorno 
aleggia sulla capitale. Ma non hanno ceduto, non si sono scoraggiati e, anzi, si 
sono ingegnati per combattere il clima torrido. Alcuni, più previdenti, si sono 
portati gli ombrelli parasole da casa, altri hanno tentato con magliette, felpe 
e bandiere di costruire dei tendoni di fortuna per coprirsi dal sole. Obiettivo 
principale, ovviamente, trovare l'acqua. Migliaia di bottiglie e bottigliette 
sono passate di mano in mano in un'autentica caccia a un pizzico di refrigerio. 
Anche gli addetti alla sicurezza hanno collaborato, riempiendo dalle fontanelle 
interne allo stadio le bottiglie che sono state lanciate dall'esterno. Ancor più 
attiva è stata però la parte non ufficiale del concerto: ambulanti di ogni 
genere, dai parcheggiatori abusivi ai bagarini, dai venditori di magliette e 
fascette a quelli che "spacciano" a tremila lire improbabili cannocchiali di 
cartone. I più affollati ovviamente i chioschi dei venditori di bibite e gran 
ressa anche davanti agli "ambulanti", che con le loro bacinelle piene di 
bottiglie e ghiaccio hanno vagato da una parte all'altra dello stadio facendo 
affari d'oro. 
segnalato da Caterina