torna al menu
stampa
Rassegna stampa - venerd́ 5 giugno 1998 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

  <  elenco completo (595)   <  articoli pubblicati su Il Messaggero (63)
  <  altri articoli scritti da Marco Molendini (10)

Pubblicato su Il Messaggero , Spettacoli - 05/06/1998
www.ilmessaggero.it/

Esaurito il concerto di sabato, in diretta su Raidue. Ancora in vendita 40 mila biglietti per la replica di domenica

Baglioni, nello stadio lo show dei record



di Marco Molendini

ROMA - Se l’idea era quella di trasformare il concerto in un avvenimento, diciamo che è stato abbondantemente raggiunto: Claudio Baglioni, in un colpo solo, tra domani e dopodomani, si può impadronire di una serie di record. E’ il primo cantautore a potersi esibire sul preziosissimo prato dell’Olimpico finalmente concesso dal Coni, timoroso di affidarlo allo stupro musicale. Il concerto sarà per dimensioni l’avvenimento dell’estate (due serate in uno stadio da ottantamila posti, più la ripresa televisiva in diretta su Raidue). Infine, Claudio sembra avviato a vincere l’inevitabile confronto con Eros Ramazzotti che si esibirà nello stesso stadio cinque giorni dopo.
Al di là della sfida musicale, di cui si potrà parlare solo dopo averli ascoltati e visti, Baglioni gode rispetto al collega dell’indubbio vantaggio di aver fatto una scelta secca, puntando tutto sull’esibizione romana, sua unica apparizione estiva. Per Eros, invece, l’Olimpico è solo una tappa di un tour di quattordici date (che, fanno sapere dal suo entourage, raccoglierà in totale 350 mila posti e che prevede soste anche nelle vicine Napoli e Firenze). Resta il fatto che Baglioni può annunciare di avere già esaurito gli ottantamila posti a disposizione per domani e di essere a metà strada per la serata di domenica. Ramazzotti, invece, ha finora venduto in tutto 35 mila biglietti. E, il massimo a cui potrà aspirare sono 55 mila spettatori, visto che il palco per il suo concerto sarà appoggiato alla curva nord dello stadio e che quindi dovrà rinunciare ai posti della curva e di una parte dei distinti.
Invece, Baglioni scegliendo un palco centrale a forma di stella con quattro punte protese in direzione delle due curve e delle due tribune, liberando così completamente gli ottantamila posti delle gradinate (con un incasso di due miliardi e quattrocento milioni). Parzialmente inutilizzato il prato dove potranno accedere solo duemila ospiti non paganti del Clab (si scrive proprio così, per l’evidente gioco di parole) Baglioni, un associazione artistica di cui Claudio è presidente. Assolute, promette il cantautore, le garanzie acustiche per tutto il pubblico. «Abbiamo un impianto in sospensione unico - spiega Adriano Aragozzini, promoter della serata - il più potente mai usato in Italia, più forte anche di quello degli U2 all’Urbe: settecentomila watt che però non saranno mai sparati in tutta la loro potenza, ma che invece ci permetteranno di offrire una fedeltà acustica perfetta in tutto lo stadio».
Quanto al concerto di domenica, Aragozzini spiega che «le vendite procedono a gonfie vele, al ritmo di sei, sette mila biglietti al giorno». Il motivo di tale richiesta, sostiene Aragozzini, è merito della strategia promozionale. In effetti, Baglioni non si è risparmiato apparendo spesso in tv, lanciandosi in concerti improvvisati come quello sul bus 51, o quello di Rebibbia, oppure con le prove aperte per un gruppo di handicappati. Senza dimenticare il suo impegno per i mondiali di calcio, per i quali ha scritto l’inno Da me a te, che poi è il titolo del concerto e di un cd da ieri nei negozi.
Per ottenere questa seconda data, comunque, è stato necessario seguire una strategia di avvicinamento diplomatico con lo staff di Ramazzotti che aveva la disponibilità dello stadio proprio a partire da domenica. Ed è stato l’unico contatto tra Eros e Claudio, oltre all’impegno di dover pagare centocinquanta milioni a testa al Coni per il rifacimento del manto erboso come chiesto dal Coni.

segnalato da Caterina

  <  elenco completo (595)   <  articoli pubblicati su Il Messaggero (63)
  <  altri articoli scritti da Marco Molendini (10)