Oggetto: Oltre
Da: //MaS
Data: gio. 22/01/1998, 16.30.33
Ciao a tutti,
grazie a Morfina e Manlio per le loro riflessioni
su "La Vita e' Adesso".
Mi hanno fatto scoprire un aspetto di quel disco
che non avevo mai notato nonostante qualche migliaio di ascolti.
Cerco di ricambiare con una cosetta che ho notato
su "Oltre" e che riguarda la "Piana dei cavalli bradi". La canzone
fin dall'inizio mi ricordava "Quante volte" e in un primo momento mi
sembrava che fosse per alcuni particolari di certe strofe, per
esempio:
Vento di girandole in mezzo alle immondizie
mi ricordava un po':
...mulinelli di cartacce e le panchine vuote
Solo in un secondo tempo mi sono reso conto che
praticamente le due canzoni hanno la stessa metrica: provate per
esempio a canticchiare le strofe di una delle due canzoni sulla
musica dell'altra...
Poi ho una domanda su un'altra canzone di "Oltre"
a cui spero che qualcuno di voi sappia rispondere: una delle strofe
cosi' recita:
Virgilio cadde mentre era in volo sopra un
prato
che le sue ali non si aprirono
guida di quei poeti che un giorno si
smarrirono
lui si che mi tratto' da uomo
e adesso e' andato
chi era Virgilio?
//MaS
Oggetto: Oltre
Da: Daniele Naselli
Data: ven. 23/01/1998, 18.37.52
Ciao da Daniele
"Virgilio cadde mentre era in volo sopra un
prato"
[...]
"guida di quei poeti che un giorno si smarrirono"
E fino a qui può andare, ma...
(e qui, prendendo spunto dal nome, CB paragona il
loro rapporto di amicizia a quello tra Dante e Virgilio)
Ma se non ricordo male Dante è vissuto
assai dopo Virgilio. Che amicizia può esserci?
Io trovo più probabile si tratti di una
guida spirituale, una specie di musa. Addirittura potrebbe essere
sempre secondo me il suo cane E tu compagno dalle orecchie a punta...
Saluti
Daniele
Oggetto: Oltre
Da: Morfina!!
Data: ven. 30/01/1998, 21.55.25
Il Fri, 23 Jan 1998 12:27:22 +0100, Sforzini
Massimiliano XTS ha scritto:
No, non credo che CB sia cosi' megalomane...
Un pochino si ma non tanto da sentirsi guidato dallo spirito del
Virgilio dell'Eneide.
Perché no? Virgilio è stato per
più di un millennio un punto di riferimento per poeti e
letterati; non è un caso che Dante abbia scelto proprio lui
come guida spirituale. E d'altra parte un cantautore è e
può sentirsi un poeta... o anche un "sogno di poeta" :) (Ci
sto pensando adesso...In realtà anche la Divina Commedia
è un "sogno di poeta", almeno credo...)
Vabbe', visto che "ho fatto studi classici" :)),
mi sono sentita i dovere di documentarmi. In realtà, a parte
il paragone con Dante in "guida di quei poeti... ecc..", non avevo
mai dato un grande peso a questo verso di Pace... ma adesso comincio
a pensare che il Virgilio di cui Claudio parla sia proprio "quel"
Virgilio, e che questa cosa abbia un peso maggiore di quanto
pensassi...
Ok, basta chiacchiere. Sentite un po' che dice la
mia letteratura latina:
"[...] Venerato nel Medioevo come sommo poeta
e sommo sapiente, MAGO e profeta..."
Mago, capito? E questa storia del mago l'ho letta
anche altrove. Credo che questa credenza sia dovuta al fatto che
Virgilio, non mi ricordo se nella Bucoliche o nelle Georgiche, sembra
profetizzare l'avvento di Cristo perché parla di un bambino
ecc. ecc.
Tra l'altro c'è un riferimento a questo
anche nella Divina Commedia, comunque, insomma, penso sia questo il
motivo per cui Virgilio era considerato Mago.
Chissà se Claudio ha mai profetizzato
qualcosa... magari mi è sfuggito :)
Però ha scritto "Gesù caro
fratello" :)
Ok, basta con i voli di fantasia. Parliamo di
voli e basta. ("Vuoi vedere che volo? - Non lasciarmi da solo..." Ok,
stasera proprio non riesco a mandare avanti un discorso solo).
Perché, se è proprio "quel"
Virgilio (come io continuo a pensare), "cadde mentre era in volo
sopra a un prato / ché le sue ali non si aprirono"?
Io le prime volte pensavo "ah, ho capito tutto",
e invece lo stavo confondendo con Icaro. Vi ricordate Icaro? Era
quello con le ali di cera, che volò troppo vicino al sole, la
cera si squagliò e *plunfete* In effetti in quel caso le ali
si sono aperte eccome... pure troppo... dicevo. Come penso di aver
già scritto in un altro messaggio, Virgilio morì di
tubercolosi di ritorno da un viaggio a Megara... Io non sono proprio
riuscita a trovare collegamenti tra la sua morte e quella storia del
volo. O meglio, sicuramente la sua è una morte improvvisa e
inaspettata, una "caduta in volo" se volo si può considerare
il famoso viaggio di ritorno. C'è da dire tra l'altro che
Virgilio era stato ad Atene per raccogliere informazioni di cui
arricchire l'Eneide, l'opera di una vita. Con l'amicizia di Augusto e
l'Eneide quasi completata, era (si può dire?) all'apice del
suo successo, in cima alla vetta. E Dante diceva: "Chi troppo in alto
va, cade sovente/precipitevolissimevolmente" :)
Probabilmente malato di tubercolosi, a Megara si
ammalò per colpa di un'insolazione e Augusto riuscì a
riportarlo a Brindisi, ma Virgilio non ce la fece. "Le sue ali non si
aprirono". Be', a me dà l'idea di una caduta in volo.
Ma forse detta così è un po' una
forzatura, forse mi sono un po' lasciata prendere la mano.
Comunque, non sottovaluterei l'importanza di
Virgilio-poeta-Mago.
A suffragare la mia ipotesi c'e' anche un verso
di "Dagli il Via"
"...portai un jet nei corridoi dei cieli"
che fa pensare che CB abbia effettivamente
frequentato l'ambiente del volo.
Anche questo è vero. Non ci capisco
più niente 8)))
Questo mi fa pensare ad un'altra cosa. Gagarin.
"E ancora adesso io volo"
Ma se non sbaglio Gagarin è morto in un
incidente aereo... e se è così niente mi leva dalla
testa che ci sia qualche collegamento... Ok, anche stanotte non
dormirò!!
Non lo so se vi sto rompendo le scatole con
questo discorso su Virgilio... però se a qualcuno interessa
(MaS, conto su di te!! :), a me farebbe piacere approfondirlo...
anche perché ormai finché non ne vengo a capo non mi
posso mettere l'anima in pace!!..
Ok, basta così. A voi.
Morfina!!
Oggetto: Virgilio e altre cose
Da: Daniele Naselli
Data: lun. 02/02/1998, 14.40.45
Ciao a tutti.
Piazza Stefano wrote:
Ultime news:
Claudio andrà negli U.S.A. per registrare
il nuovo disco.
Farà una tourneé questa prossima
estate sfruttando grandi spazi, presumibilmente negli stadi, e
sarà forse l'ultima tournée in "grande" che
realizzerà nella sua carriera.
A me questa mail a cui ha risposto Morfina non
è mai arrivata. Forse Stefano non ha inserito il mio
indirizzo. Beh comunque essendo appena cambiato, meglio così!
Rico? Potremmo organizzare un pellegrinaggio,
un "Reginella Tour"... tutti a >casa di Rafael! :))
Questa mi pare una buona idea. Non nel caso degli
USA magari, ma potremmo scegliere una città e vederci un po'
tutti! Magari ad un raduno del Clab così chi non si è
iscritto può trovare un motivetto in più per farlo!
C'è qualcuno che mi sa spiegare
com'è andata questa storia del concerto di Amnesty
International?
Se ricordo bene era l'88 e in quel periodo
Vasco Rossi era considerato il vero mito musicale italiano. Almeno
per la maggior parte dei giovani era così. Poi c'erano
Zucchero e tanti altri cosiddetti cantanti Rock.
Siccome il concerto di Torino in favore di
Amnesty Internationalera era stato definito concerto Rock ci fu
un'amara contestazione nei confronti di CB a mio avviso completamente
fuori luogo visto il significato della manifestazione - anche non
considerando CB un cantante Rock vi pare lecito prendere a pomodorate
un uomo durante un concerto per la pace?
I fatti però parlano chiaro. Baglioni
è un "rimpiazzo" perché Vasco Rossi si era rifiutato e
come lui tanti altri. Ora non ricordo le motivazioni dei rifiuti
vari, ma conoscendo Vasco la possibilità più probabile
è dovuta alla mancanza di guadagni.
Insomma che Baglioni accetta e prepara quello che
a suo avviso è il suo - dino ad allora - miglior concerto.
Però qualche idiota lo fischia perché vorrebbe Vasco o
solo perché fa parte di quella serie di persone che giudicano
CB solo da QPGA ed E tu. Balgioni però pomodori a parte
continua il concerto e canta con Peter Gabriel "Ninna nanna di
guerra" e questo pezzo è una rarità che mi piacerebbe
avere.
Putroppo non l'ho nemmeno mai sentita comunque
suppongo non si distanzi troppo dalle ultime versioni di Ninna nanna
nanna ninna.
Se ne volete sapere di più ho conservato
gli articoli di alcuni giornali dell'epoca.
fischiato praticamente dall'inizio alla fine...
ma perché?
No! Ci fu un piccolo gruppo di imbecilli che
lanciarono pomodori, ma i giornali parlarono anche di applausi a Cb -
soprattutto con Peter G. - e fischi ai cretini. Considera che stavano
letteralmente rovinando un concerto.
sentirsi guidato dallo spirito del Virgilio
dell'Eneide.
E` proprio lui invece. Sul guscio c'è
scritto:
"Virgilio come la guida di tutti i poeti smarriti
l'unico che trattò Cucaio da uomo e gli insegnò la sua
faccia sorridente cadde da angelo in volo le sue ali non si aprirono
per abbracciare l'immortalità".
Ora noi sappiamo bene che Baglioni veniva da un
concerto in cui era stato preso a pomodorate, dalla separazione con
la moglie, da un disco non andato benissimo (Assolo) da anni di
silenzio e meditazione, da un disco finito e rimandato (un mondo
più uomo sotto un cielo mago).
L'età è quella giusta per riempirsi
di domande e attraversare una crisi: uno smarrimento che lui stesso
ha più volte citato. Baglioni in quegli anni fu chiamato
all'università di Genova di lettere per tenere una conferenza
sulla poesia, questo solo per dire che Baglioni è un poeta e
che si sente tale. Comprende di essere smarrito e chi meglio di
Virgilio - guida dei poeti smarriti . gli può far tornare
l'ispirazione? CB ha fatto un disco, ma non è ciò che
pensava nel prepararlo, "Cucaio non sa ancora amare ciò che ha
e ciò che non ha", ha perso la "musa" , così "Cucaio va
e va" e l'ha ritrova andando "Oltre" grazie alla nuova ispirazione
"Virgilio, guida dei poeti smarriti". Così come per Dante a
metà della sua vita (35 anni), anche per Baglioni (40).
"L'uomo e il mago si separano si danno la pace"
Chiaramente ha perso l'ispirazione, "ma si
lasciano senza rancore"
"Cucaio vi chiede perdono se gli avete talvolta
fatto del male vi perdona per essersene andato bisogna pur arrivare
in un posto per partire di nuovo".
Delusione dal pubblico, ma la colpa è sua.
In più lui è sparito ha abbandonato il suo pubblico, ma
doveva ritrovare un inizio, una nuova ispirazione, Virgilio.
Ora però il discorso si fa più
complicato perché Dante non permette a Virgilio di andare in
Paradiso, dunque V. è caduto in volo, non ha trovato
l'immortalità grazie ala visone di Dio. Ma a Cucaio - che
è stato battezzato visto che in Strada Facendo ci racconta
dell'ostia e della Prima Comunione - è concesso. Allora Cucaio
spera in un dio.
Cucaio cercava un luogo per l'anima e guarda caso
la cerca nella piana dei cavalli bradi, ma la cerca anche nella
rugosa e rinoceronta africa (minuscolo dal guscio) quella dei
vù campà. Insomma l'anima vive anche nella sofferenza,
nelle infinite domande prive di risposta, nel percorso a ritroso
della vita di Cucaio, nelle futili domande del bambino Cucaio (la
luna ha veramente occhi naso e bocca) e nelle inquietanti
verità che la vita ci costringe a conoscere (Ustica etc).
L'anima è nella sofferenza, ma è
anche in Dio se si riesce a sperare in lui, se si riesce ad andare
oltre la superficialità delle cose, oltre alla prima opinione,
magari meditando, magari cercando risposte - anche in Dio - magari
cercando l'ispirazione - cercando Virgilio.
"Cucaio sa che tutte le domande sono una sola.
Così spera e dispera che un dio ci sia.
Quel Dio che dorme nella pietra
respira nelle piante
sogna con gli animali
si desta con l'uomo.
Il rimo atto di un uomo è piangere.
Si sveglia ogni volta bambino
poi cresce nel corso del giorno.
Cucaio è il piccolo uomo che non sa
pronunciare il suo nome
che altri
il mondo gli ha dato
che non conosce risposte
solo
sillabe suoni fonémi
che balbetta per un senso alla vita - Sua.
Degli esseri delle cose delle stelle.
Raddrizza la testa chinata da un lato.
Ha capito.
Pace per ciò che gli è stato dato
e per quello che nessuno gli dette mai
qualcosa così poté trovarlo da solo
un cuore una luce di semplicità
forse un mondo uomo sotto un cielo mago
forse sé
Ora sono libero un uomo oltre"
Cosa ne pensate?
spirituale. E d'altra parte un cantautore
è e può sentirsi un poeta... o anche
Come ho già detto è stato
definito più volte poeta. E credo gli abbia fatto piacere.
un "sogno di poeta" :) (Ci sto pensando
adesso...In realtà anche la Divina Commedia è un "sogno
di poeta", almeno credo...)
E anche la Divina Commedia è l'opera -
con la o maiuscola - della vita di Dante. Oltre è per CB
quello che La divina commedia è per Dante.
Un po' di megalomania - a mio avviso
motivatissima - di CB. Dante è il "poeta" italiano per
eccellenza. CB è il cantautore italiano per "eccellenza". Il
Dante del fine 1900, del periodo in cui la poesia viene soppiantata
da una forma differente di espressione, quella della canzone. Versi
in musica.
adesso comincio a pensare che il Virgilio di
cui Claudio parla sia proprio "quel" Virgilio, e che questa cosa
abbia un peso maggiore di quanto pensassi...
Ce l'ha eccome se pensi che il titolo
originale era un mondo uomo sotto un cielo mago.
MAGO! Poi CB è andato oltre anche con il
titolo.
Mago, capito? E questa storia del mago l'ho
letta anche altrove. Credo che questa credenza sia dovuta al fatto
che Virgilio, non mi ricordo se nella Bucoliche o nelle Georgiche,
sembra profetizzare l'avvento di Cristo perché parla di un
bambino ecc. ecc.
Eppure non essendo battezzato per Dante non
va in Paradiso, e per Baglioni non raggiunge l'immortalità
perché le sue ali non si aprirono mentre era in volo. Baglioni
lo considera un angelo caduto in volo. Ma la domanda resta.
Perché Virgilio non raggiunge l'immortalità?
Perché non ha sperato in Dio? Non mi convince perché
Baglioni non parla di un Dio "cattolico" ma di un dio stile
"fratello sole sorella luna", d'impostazione sì cattolica, ma
inteso nella totalità e nella spiritualità del termine.
Un Dio che potrebbe essere venerato da qualsiasi religione dunque.
Chi meglio dell'ispiratore Virgilio merita
l'immortalità? In più lui si interessava alle antiche
religioni romane. Non ne esco!
Perché Cucaio va oltre e Virgilio no? Che
l'ispirato si senta superiore persino all'ispiratore? Dante dal punto
di vista religioso sì, ma Baglioni proprio non capisco.
Siccome l'immagine che ne viene da Pace è
quella di un Virgilio che sta per arrivare, ma non vi riesce per un
pelo ho pure pensato che fosse dovuto al fatto che essendo morto solo
il 19 a.C. gli è mancato poco ad essere battezzato. Ma non mi
convince per niente. Però se consideriamo che aveva previsto
la nascita del Cristo, ci potrebbe stare.
Morfina, sai mica se Dante aveva fatto una
considerazione di questo genere? Potrebbe essere anche solo una
citazione di CB.
Oppure non raggiunse l'immortalità
perché non riuscì a terminare l'Eneide?
Altro motivo per cui è quel Virgilio.
Dalla De Agostini:
"Attraverso Ennio, si ricollega ad Omero, ma
rinnova il modello con una concessione tutta nuova dell'epos inteso
in senso profondamente etico come pensosa e commossa contemplazione
dell'umano dolore, giustificato da un elevatissimo fine: la grandezza
di Roma.
CONTEMPLAZIONE DELL'UMANO DOLORE.
[...] Virgilio rievoca un mondo fantastico,
letterario, dove i pascoli, le greggi, i mandriani sfumano in un
atmosfera di serenità e di malinconica nostalgia.
Non vi pare una possibile descrizione di oltre?
E ancora [...] Già nelle Egloghe
s'intravvede l'amore per i campi, per la pace (LA PACE) e per la
grazia, nella pietà dei dolori umani. Siamo nel momento
più sognante, ma anche più autentico della sua
ispirazione poetica. [noi sogni di poeti].
Io vedo più il mondo uomo inteso come la
ricerca dell'"umano" Baglioni "pre-Oltre". Che poi sfocia
nell'ispirazione tramite un cielo Mago (l'angelo Virgilio).
Ma perché omettere il più? Cosa
poteva rappresentare? È dovuto semplicemente ad un fattore
estetico? Io non credo.
Dovremmo sentire il precedente "Oltre" per
capire. E forse non basterebbe.
Io le prime volte pensavo "ah, ho capito
tutto", e invece lo stavo confondendo con Icaro. Vi ricordate
Icaro? Era quello con le ali di cera, che volò troppo
Anche io ho pensato alla stessa immagine.
tra l'altro che Virgilio era stato ad Atene per
raccogliere informazioni di cui arricchire l'Eneide, l'opera di una
vita. Con l'amicizia di Augusto e l'Eneide quasi completata, era (si
può dire?) all'apice del suo successo, in cima alla vetta. E
Dante diceva: "Chi troppo in alto va, cade sovente/
precipitevolissimevolmente" :)
Potrebbe essere. Segue perfettamente il
discorso.
Virgilio comunque aveva disposto che L'Eneide
fosse bruciata, ma Augusto non lo permise e fece pubblicare l'opera.
Può anche essere qui il motivo della non immortalità?
Mi convince ancora meno.
Vabbè! Ho terminato! Spero di non aver
aggiunto dubbi, ma ho paura di sì.
Ciao
Daniele
Oggetto: Virgilio e il tema del "volo"
Da: Morfina!!
Data: sab. 07/02/1998, 11.53.31
Oh yeah! Lo so che a qualcuno leggendo il subject
sarà venuto un esaurimento nervoso, lo so che pensavate che mi
fossi data una calmata, lo so che dentro di voi speravate che mi
fossi stancata di approfondire l'argomento... e invece no!
TA-DAAA!
Vi dirò di più, le conclusioni a
cui è giunto Daniele mi hanno alquanto allucinata ed in questi
giorni non ho fatto altro che pensarci.
Per coloro che si fossero messi in ascolto solo
ora ;)), si parlava del verso di Pace che recita: "Virgilio cadde
mentre era in volo sopra a un prato/ che le sue ali non si aprirono/
guida di quei poeti che un giorno si smarrirono/ lui sì che mi
trattò da uomo e adesso è andato"
La questione è nata dalla domanda "chi
è Virgilio?"
Alcuni (MaS e Marina mi pare... confermate?)
vedono la figura di Virgilio come un amico molto importante per
Claudio, che gli è stato vicino in un momento difficile e che
è probabilmente morto in un incidente aereo;
altri (Daniele ed io) invece pensano che si
tratti proprio del Virgilio autore dell'Eneide, per una serie di
motivi su cui ora non scendo in dettagli perché negli ultimi
scambi di battute si solo lette cose turche... :)
Comunque, se a qualcuno interessano, posso
spedirgli tutti i messaggi relativi all'argomento.
Veniamo a noi.
Oggi se ci riesco faccio anche un po' di
autocritica e cerco di smontare la mia tesi. Naturalmente non ci
riuscirò :))
Stavo pensando semplicemente che una cosa non
esclude l'altra. Il Virgilio di Pace potrebbe essere
contemporaneamente il Virgilio dell'Eneide e insieme la
"raffigurazione" poetica di questo famoso amico... maro' che ho
scritto....
No vabbe', quello su cui ho riflettutto piuttosto
è questo: la prima parte di Pace è molto "fisica",
parla di sensazioni, di conchiglie che si arenano sulla spiaggia e di
stambecchi che non si sa perché vanno a morire in cima alle
montagne (almeno credo); la seconda parte, quella di Virgilio,
è molto più astratta... "come lassù una notte
più irreale"...
insomma, non so come spiegarlo, ma sparare
così all'improvviso il nome di una persona fisica non sarebbe
stato nel suo stile... In Oltre, in particolar modo, Claudio non fa
mai nomi, se si esclude Cucaio. Cucaio non è l'unico
personaggio dell'album; ce ne sono altri, ma Claudio non li chiama
mai per nome. Parla del padre, della madre, del figlio... anche negli
altri album, mi sembra che Claudio non tiri mai in ballo un nome
proprio, senza aver prima fatto capire di chi si tratta. Nei rari
casi in cui lo fa (v. Romano e Giuseppe), si tratta del personaggio
protagonista, e c'è un'intera canzone a disposizione per
raccontare la sua storia. Oppure, nel caso di Gagarin, si tratta di
un personaggio che tutti conoscono. Immaginate se, al posto di
Virgilio, avesse messo un altro nome.
"Gianfranco cadde mentre era in volo sopra un
prato"... secondo me stona, spezza tutta l'atmosfera "irreale" che i
versi precedenti hanno messo su con tanta cura. Un'atmosfera fatta di
"cicale" (e sarò io fissata, non c'è dubbio, ma a me le
cicale che cantano per una sola estate fanno venire in mente Fedro :)
in un'"aria antica"!!
E' per questo che penso che si tratti proprio di
quel Virgilio; non perché regga poco il discorso dell'amico
morto in un incidente aereo, perché, ripeto, può darsi
anche che ci sia una specie di doppio senso, un... come posso dire...
un riferimento, un legame a questo misterioso amico. Che magari non
si chiama neanche Virgilio, ma che, come aveva detto MaS (mi pare),
può essere stato una guida per Claudio come Virgilio lo era
stato per Dante.
Però non sottovaluterei il ruolo che il
vero Virgilio ha in tutto questo.
Tra l'altro, senza voler escludere assolutamente
l'ipotesi dell'incidente aereo (sempre MaS ci faceva notare che anche
in Dagli il via c'è un riferimento agli aerei... però
in Dagli il via dice anche "rubai e costò una mano e uno
spavento", e Claudione le mani ce le ha ancora tutte e due ;), anche
ascoltando altri album mi sono accorta (e non è una grande
scoperta) che il tema del volo è, nella musica di Claudio,
abbastanza ricorrente... Già in Naso di Falco (esempio
banale) c'è il "sogno di volare solitario.. ecc..."; anche in
Acqua nell'acqua dice "un vento caldo da domare per salirci su e
tornare a riamare aria e mare..."
Insomma, se Oltre è una sintesi dei
quattro elementi fondamentali, mi pare che acqua e aria siano quelli
che gli stanno più a cuore. In questi giorni sto riascoltando
spesso "Solo", che secondo me ha molte analogie con "Oltre" (ma non
mi chiedete quali: è una sensazione), e lì c'è
Gagarin ("ancora adesso io voloooooooo" :). Ma quello che più
mi ha colpito, è una frase che per me è un capolavoro
di poesia, quella di "Nel sole..." che fa "Cicatrici sulle spalle
dove le ali non ricresceranno più"... un'altra caduta in volo?
O forse un volo spezzato sul nascere...
Tutto questo mi porta ad una conclusione: il volo
nella musica di Claudio è una specie di simbolo, neanche
troppo originale. Simbolo di libertà, di realizzazione di
sé, ecc. ecc.
La scoperta dell'acqua calda, ok. :)
Per cui una caduta in volo può essere,
come è probabile che sia nel caso di Pace, un incidente aereo
o qualcosa del genere, ma in senso più generale significa non
riuscire ad arrivare in fondo, non raggiungere un obiettivo
importante e gratificante.
E per il Virgilio latino questo può essere
vero in tanti sensi: la morte prematura, l'aver lasciato incompiuta
l'Eneide, il non essere riuscito (per Dante) a vedere Dio...... Su
questo si può indagare in duemila direzioni diverse.
cadde da angelo
in volo le sue ali non si aprirono
per abbracciare l'immortalità".
Può voler dire veramente un sacco di
cose...
Quindi, concludendo: indubbiamente c'è la
possibilità che Virgilio di Pace sia una proiezione astratta
(santa PACE, che sto scrivendo!!) di un amico concreto e reale che
ecc. ecc. ecc....
Secondo me, oltre a questo, non si può
assolutamente escludere che quel Virgilio sia anche e soprattutto il
famoso Virgilio che adesso si starà rivoltando nella tomba, ma
io che ci posso fare?
Dalle riflessioni di Daniele: :)
E anche la Divina Commedia è l'opera -
con la o maiuscola - della vita di Dante. Oltre è per CB
quello che La divina commedia è per Dante.
Non l'avevo mai considerato da questo punto
di vista, ma è un discorso che fila perfettamente. Anche il
fatto di essere alla fine "libero", "un uomo" e "oltre" è il
raggiungimento di una meta. Per Dante era il paradiso, la salvezza
dell'anima. E in effetti Virgilio era caduto prima.
Dante è il "poeta" italiano per
eccellenza.
Lo so che non c'entra, ma questo mi fa venire
in mente un verso di una canzone di Cocciante che si intitola "La
nostra lingua italiana", e dice lingua ordinata da un poeta
fiorentino... :)
CB è il cantautore italiano per
"eccellenza".
E sa di esserlo. Ricordo un'intervista che ho
letto su una rivista nella sala di aspetto del medico, un annetto
dopo l'uscita di Oltre, in cui lui diceva proprio di essere il genere
di cantante che si nomina se ti viene chiesto "Che cantanti conosci?"
Mago, capito? E questa storia del mago l'ho
letta anche altrove. Credo che questa credenza sia dovuta al fatto
che Virgilio, non mi ricordo se nella Bucoliche o nelle Georgiche,
sembra profetizzare l'avvento di Cristo perché parla di un
bambino ecc. ecc.
Eppure non essendo battezzato per Dante non va in
Paradiso, e per
Infatti, Virgilio non può andare in
Paradiso, ma questo riferimento alla famosa ecloga viene fatto
proprio in paradiso, da non mi ricordo quali anime (quelle che si
dispongono a croce, mi pare... raga', che vi devo dire, il Paradiso
è una palla!), che chiamano Virgilio "profeta".
Anche per Dante, Virgilio avrebbe meritato il
paradiso, ma è nato troppo presto.
E' caduto in volo. Anche la morte prematura gli
ha impedito di vedere la nascita di Cristo.
Dio "cattolico" ma di un dio stile "fratello
sole sorella luna", d'impostazione sì cattolica, ma inteso
nella totalità e nella spiritualità del termine. Un Dio
che potrebbe essere venerato da qualsiasi religione dunque.
Puoi dirlo. Un po' induista, un po' forse anche
vudu'... e tutte quelle domande senza risposta mi ricordano tanto lo
Zen... mistero...
Perché Cucaio va oltre e Virgilio no?
Che l'ispirato si senta superiore persino all'ispiratore? Dante dal
punto di vista religioso sì, ma Baglioni proprio non capisco.
Be', ma Baglioni non è mai stato un
modesto... ;))) Mi viene in mente un altro paragone illustre: Giotto!
:)
stare. Morfina, sai mica se Dante aveva fatto una
considerazione di questo genere? Potrebbe essere anche solo una
citazione di CB.
E fammi riprendere la Divina Commedia, va'! Canto
IV, il Limbo...
AAAAAH ASPETTAAA!!!
Sentite un attimo qua! If IV, 111: "...giugnemmo
in un prato di fresca verdura..."
Il prato! Le anime sapienti del limbo dimorano in
un castello al centro di un grande prato! Questa raffigurazione del
limbo non se la inventa Dante: leggo dalla nota che anche Virgilio ed
Omero immaginano gli spiriti sapienti in un grande prato!
Quindi Virgilio è caduto in volo, proprio
in un prato!
Adesso mi è tutto chiaro. Vabbe', quasi
tutto.
In questo momento mi sento troppo esaltata, devo
telefonare a qualcuno dei miei amici e spiegargli che Virgilio cadde
mentre era in volo sopra a un prato! :)))
(non mi guardate con quelle facce, stavo
scherzando)
** MaS: **
rimane quel "...mentre era in volo sopra un
prato" che poco ha a che vedere secondo me con il Virgilio che
abbiamo studiato(?) a scuola.
Dai, ti ho convinto? E dai e dai e daiii che
sono meglio di Perry Mason... :)
Io vedo più il mondo uomo inteso come
la ricerca dell'"umano" Baglioni "pre-Oltre". Che poi sfocia
nell'ispirazione tramite un cielo Mago (l'angelo Virgilio).
Ha un senso.
Ma perché omettere il più? Cosa
poteva rappresentare? È dovuto semplicemente ad un fattore
estetico? Io non credo.
Io non escluderei completamente che Baglioni
abbia scelto volontariamente di essere un po' sibillino... L'intero
album è, in alcuni punti, abbastanza oscuro come
interpretazione... ma anche la Divina Commedia è così.
Forse quest'uomo è più megalomane di quanto si possa
pensare ;)
Virgilio comunque aveva disposto che L'Eneide
fosse bruciata, ma Augusto non lo permise e fece pubblicare l'opera.
Può anche essere qui il motivo della non immortalità?
Mi convince ancora meno.
Comunque anche Baglioni ha rimandato più
volte l'uscita di Oltre. Non era mai completo.
Vabbè! Ho terminato! Spero di non aver
aggiunto dubbi, ma ho paura di sì.
Come dice la Castellani, "abbiamo aggiunto
tenebra alla tenebra"
Scusate se mi sono un po' lasciata infervorare, e
se magari vi ho annoiati con questa pappardella su Virgilio...
Volevo rispondere rapidamente a Cristiana, che
scriveva:
forse per paura di perdere l'emozione e la
fantasia che provo nell'ascolto di ogni brano di Claudio, non ho mai
cercato di razionalizzare troppo!!
Guarda, io in linea di massima sono d'accordo con
te: cioè, quando ascolto ua canzone di Claudio mi lascio
trascinare dalla musica, e dal suono delle parole più che dal
loro significato. Pace resterebbe una canzone fenomenale,
trascinante, unica, e Claudio sarebbe sempre, come mi piace
definirlo, un "catalizzatore di emozioni", anche se davvero avesse
scritto "Gianfranco" invece di "Virgilio"... Dopo 8 anni dall'uscita
di Oltre, la fine di Naso di Falco con quel controcanto mi fa venire
ancora i brividi, anche se non ho capito assolutamente cosa intenda
dire...
Certe volte però mi piace anche
soffermermi sui significati profondi delle sue canzoni. Claudio
(ormai mi pare appurato) è un poeta, e tra i poeti anche
abbastanza schematico.
Quindi spesso, dietro ad un bel testo e ad una
bella musica, c'è anche un messaggio da leggere fra le righe.
Prova a farti leggere una tragedia di Euripide,
senza capire una parola di greco: i versi non perdono la loro
musicalità e la loro eccezionale espressività... ma
hanno anche un significato, no?
Con questo chiudo, sennò oggi finisco
linciata. :)
Ciao a tutti!
Morfina!!
Oggetto: Virgilio e il tema del "volo"
Da: Manlio
Data: sab. 07/02/1998, 17.03.04
Ciao Morfina e ciao a tutti.
La discussione su "Pace" diventa sempre
più interessante.
È chiaro che questa canzone contiene la
chiave di interpretazione di tutto il disco.
Ormai pare inequivocabile che il Virgilio della
canzone è proprio l'autore dell'Eneide. La spiegazione di
Morfina (che si appoggia a sua volta anche su quella di Daniele) mi
sembra estremamente convincente.
Tra l'altro, senza voler escludere
assolutamente l'ipotesi dell'incidente aereo (sempre MaS ci faceva
notare che anche in Dagli il via c'è un riferimento agli
aerei... però in Dagli il via dice anche "rubai e costò
una mano e uno spavento", e Claudione le mani ce le ha ancora tutte e
due ;), anche ascoltando
Questa frase ("rubai e costò una mano
e uno spavento") l'ho sempre interpretata così: lui, molto
piccolo, ruba qualcosa tipo un cioccolatino, un biscotto o qualcosa
del genere, SAPENDO che non deve farlo; viene scoperto e gli danno
uno schiaffo sulla mano che ha rubato. E lui ancora ricorda questo
episodio perché è uno di quei piccoli minuscoli traumi
di cui è costellata l'infanzia di ognuno di noi.
Perché Cucaio va oltre e Virgilio no? Che
l'ispirato si senta superiore persino all'ispiratore? Dante dal punto
di vista religioso sì, ma Baglioni proprio non capisco.
Be', ma Baglioni non è mai stato un
modesto... ;))) Mi viene in mente un altro paragone illustre: Giotto!
:)
Ma Cucaio non va per niente oltre. I versi
immediatamente successivi sono:
Ed anche noi ci lasciamo qui
Cucaio e non dobbiamo dirci niente
Ci serve pure d'arrivare lì
Per ripartire nuovamente
Quindi Dante lascia Virgilio indietro e va in
Paradiso.
Baglioni lascia Cucaio indietro e prosegue (non
mi chiedete dove va, forse va semplicemente "oltre").
Quindi... forse... il parallelismo va fatto tra
Virgilio e Cucaio da una parte e Dante e Baglioni dall'altra. D'altra
parte è chiaro che Cucaio è stato la guida di Baglioni
in tutto il disco (a questo proposito sono inequivocabili "Naso di
falco" e "Acqua dalla luna"). E quindi, ad un certo punto,
così come Virgilio è costretto ad abbandonare Dante
prima dell'ingresso in Paradiso, anche Cucaio è costretto ad
abbandonare Baglioni prima di... andare "oltre". E Baglioni ci fa
capire meglio il ruolo di Cucaio proprio paragonandolo a Virgilio.
È stato così bravo a farcelo capire, che dopo otto anni
stiamo ancora qui a parlarne ;-))
stare. Morfina, sai mica se Dante aveva fatto una
considerazione di questo genere? Potrebbe essere anche solo una
citazione di CB.
E fammi riprendere la Divina Commedia, va'! Canto
IV, il Limbo...
AAAAAH ASPETTAAA!!!
Sentite un attimo qua! If IV, 111: "...giugnemmo
in un prato di fresca verdura..."
Il prato! Le anime sapienti del limbo dimorano in
un castello al centro di un grande prato! Questa raffigurazione del
limbo non se la inventa Dante: leggo dalla nota che anche Virgilio ed
Omero immaginano gli spiriti sapienti in un grande prato!
Quindi Virgilio è caduto in volo, proprio
in un prato!
Geniale !!!
Complimenti per il ritrovamento !!!
Questo effettivamente chiarisce molte cose !!!
Ma perché omettere il più? Cosa
poteva rappresentare? È dovuto semplicemente ad un fattore
estetico? Io non credo.
Io non escluderei completamente che Baglioni
abbia scelto volontariamente di essere un po' sibillino... L'intero
album è, in alcuni punti, abbastanza oscuro come
interpretazione... ma anche la Divina Commedia è così.
Forse quest'uomo è più megalomane di quanto si possa
pensare ;)
Forse bisognerebbe scrivere un'edizione
commentata di "Oltre" ;-)
E comunque non ho dimenticato la tua proposta di
commentare tutte le canzoni di Baglioni, una per una, verso per
verso. Molto interessante. Ci vorrà certamente un sacco di
tempo per realizzarla, ma vale la pena di provare.
Virgilio comunque aveva disposto che L'Eneide
fosse bruciata, ma Augusto non lo permise e fece pubblicare l'opera.
Può anche essere qui il motivo della non immortalità?
Mi convince ancora meno.
Comunque anche Baglioni ha rimandato più
volte l'uscita di Oltre. Non era mai completo.
Quindi nel nostro caso Augusto viene
rappresentato dalla casa discografica che deve essere stata sul punto
di uccidere Baglioni quando lui ha deciso di rifare tutti i testi ;-)
A parte gli scherzi, penso veramente che
più di una volta Baglioni abbia pensato di non pubblicare
più il disco.
E poi recentemente, non ricordo dove, mi pare che
Baglioni abbia detto che non si riconosceva più in "Oltre". Ma
basta anche vedere come inizia l'album "Io sono qui". Subito prende
le distanze da "Oltre"; ci sono tante frasi che lo dichiarano
più o meno apertamente:
La realtà mi ha fatto atterrare
(riferimento ai temi un po' astratti di
"Oltre")
Il mio errore fu di errare
(riferimento a "La piana dei cavalli
bradi")
E non ero un eroe
(riferimento a Cucaio, forse)
Tra sparare oppure sparire
(riferimento al fatto che voleva chiudere la
carriera con "Oltre", un capolavoro che non poteva passare
inosservato (così come il rumore di uno sparo non può
passare inosservato) e poi sparire dalle scene)
Scelgo ancora di sperare
(non è scomparso ed è tornato
dicendo proprio "Io sono qui")
E scriverò il mio nome
Sui fogli della gente
Fino a sapere come
Mi chiamo e non chi sono veramente
(rinuncia al tentativo di capire,
indagare)
Ma quaggiù sto
A chiedere perdono
Se non sono un uomo giusto
Ma sono giusto un uomo
(non è più un poeta, non
è più un eroe, non è più tutto quello che
voleva essere in "Oltre", è solo un uomo e niente di
più)
Ed anche in "Le vie dei colori", in cui sembra
riprendere il tema della fuga, del viaggio, del volo, la situazione
è tutta molto più concreta e lo spirito è
completamente diverso dalla fuga di "La piana dei cavalli bradi".
Io vedo la fuga di "La piana dei cavalli bradi"
come una fuga ribelle per scappare via da non si sa cosa, mentre la
fuga, anzi, il viaggio di "Le vie dei colori" serve per ritrovare
sé stesso ed il lato migliore di sé. E si capisce dal
bellissimo finale.
Be', sono andato un po' fuori tema (ma c'era poi
un tema?)
A presto.
Manlio
Oggetto: Virgilio e il tema del "volo"
Da: Cristiana
Data: sab. 07/02/1998, 18.00.31
Volevo rispondere rapidamente a Cristiana, che
scriveva:
forse per paura di perdere l'emozione e la
fantasia che provo nell'ascolto di ogni brano di Claudio, non ho mai
cercato di razionalizzare troppo!!
Guarda, io in linea di massima sono d'accordo con
te: cioè, quando ascolto ua canzone di Claudio mi lascio
trascinare dalla musica, e dal suono delle parole più che dal
loro significato.
Certe volte però mi piace anche
soffermermi sui significati profondi delle sue canzoni.
Prova a farti leggere una tragedia di Euripide,
senza capire una parola di greco: i versi non perdono la loro
musicalità e la loro eccezionale espressività... ma
hanno anche un significato, no?
Scusami, Morfina, forse hai ragione, credo di non
essermi espressa troppo bene!
Vedi, con quel "non ho mai cercato di
razionalizzare troppo" non volevo dire che mi limito soltanto a
"sentire" le canzoni di Claudio, senza chiedermi neanche il loro
significato, anzi, per me quelle parole sono estremamente importanti.
Claudio riesce a descrivere emozioni e stati
d'animo, come pochissimi sanno fare e questa è una delle sue
doti che apprezzo di più!
Queste sue descrizioni a volte mi aiutano a
capire me stessa... e perfino a farmi capire dagli altri!
Non so se ti capita mai di provare dentro di te
una sensazione, che quando poi cerchi di esprimere, ti trovi
assolutamente inerme e per quante parole tu possa trovare, non si
addicono mai a quello che vorresti esprimere...poi ascolti una
canzone di Claudio e quella stessa sensazione è lì,
identica alla tua ed espressa con 4 semplicissime frasi!!!!!! Quasi
ti fa venire in nervi!!!!!!!
Così è quella la dimensione alla
quale mi fermo, le parole come espressione di stati d'animo, di
sentimenti intimi, di momenti di profonda tristezza o
felicità.
Le sue parole per me hanno validità come
creatrici di immagini, più che evocatrici di cultura ed anche
suoi "giochetti di parole" o addirittura i chiasmi che Claudio usa
spesso, non sono semplici figure retoriche, nelle sue canzoni, ma
anche loro, sono lì quasi per creare una emozione, per darci
come una fotografia di uno stato d'animo!
Vedi, sono sicura che tutto sia molto studiato
nei dischi di Claudio, con meticolosa pazienza, sia nella parte
musicale che nei testi, ma ho come l'impressione che questa sua
ricerca verta molto di più nel senso che ho espresso fin ora
piuttosto che in altri, ma questa è soltanto la mia modesta
opinione e trovare anche altri significati e chiavi di lettura mi fa
sempre molto piacere!
Un salutone
Cristiana
P.S. Comunque per quanto riguarda il caso
particolare di Virgilio, non sei ancora riuscita a
convincermi.....continuo a pensare che era un suo amico!!!!! :o))))
Ahimè, ti avverto...sono una persona
molto, molto testarda!! :o))))))))
Ciao Ciao a presto! (Cri)
Oggetto: Virgilio e il tema del "volo"
Da: //MaS
Data: lun. 09/02/1998, 13.49.59
Ciao Morfina e ciao a tutti!
Stavo pensando semplicemente che una cosa non
esclude l'altra. Il Virgilio di Pace potrebbe essere
contemporaneamente il Virgilio dell'Eneide e insieme la
"raffigurazione" poetica di questo famoso amico... maro' che ho
scritto....
Si cosi' gia' sta bene anche a me (o quasi).
Diciamo che possiamo arrivare a un accordo dicendo che:
-1- Claudio aveva un amico morto in un incidente
aereo. In una parte difficile della sua vita questa persona gli ha
fatto da guida cosi' come Virgilio e' stato la guida di Dante nella
Divina Commedia.
-2- Come Virgilio ha guidato Dante fino alle
soglie del Paradiso cosi' questa persona e' stata decisiva nel
cammino che ha portato CB ad attraversare un suo intimo "inferno", a
giungere alle soglie di una qualche forma di saggezza e di pace, di
unita' della sua anima divisa ("...il cuore di un uomo a meta'") e a
rinascere "uomo-oltre" (Morfina, tu che hai studiato l'"uomo oltre",
o meglio l'"oltreuomo" non ti ricorda niente?).
-3- "Pace" e' una canzone che parla della morte
come di un addio senza ne' rimpianti ne' rimorsi. Un separarsi nella
"pace" che da' il sapere che quello che andava fatto e' stato
compiuto e quello che ci si doveva dire e' stato detto. Le conchiglie
muoiono sulla spiaggia portate dal soffio dell'oceano, gli stambecchi
"si fanno roccia" dopo un ultimo sguardo sul mondo ecc... Virgilio (o
comunque si chiamava la persona che ha svolto il ruolo di Virgilio
per Claudio-Dante) ha assolto anche lui il suo compito "e adesso e'
andato".
In Oltre, in particolar modo, Claudio non fa mai
nomi, se si esclude Cucaio. Cucaio non è l'unico personaggio
dell'album; ce ne sono altri, ma Claudio non li chiama mai per nome.
Parla del padre, della madre, del figlio... anche negli altri album,
mi sembra che Claudio non tiri mai in ballo un nome proprio, senza
aver prima fatto capire di chi si tratta. Nei rari casi in cui lo fa
(v. Romano e Giuseppe), si tratta del personaggio protagonista, e
c'è un'intera canzone a disposizione per raccontare la sua
storia. Oppure, nel caso di Gagarin, si tratta di un personaggio che
tutti conoscono.
Vero. L'avevo notato anch'io. Soprattutto le
donne non hanno mai un nome nelle sue canzoni. Forse perche' sono
tutte facce diverse della stessa donna ideale ("le donne sono proprio
tante/e se si potesse farne una sola/ di tutte quante...").
Quindi si, forse il suo amico non si chiamava
Virgilio (chissa' forse si chiamava proprio Gianfranco), ma viene
chiamato cosi' nella canzone per sottolineare il suo ruolo di
"guida".
(sempre MaS ci faceva notare che anche in Dagli
il via c'è un riferimento agli aerei... però in Dagli
il via dice anche "rubai e costò una mano e uno spavento", e
Claudione le mani ce le ha ancora tutte e due ;), anche ascoltando
altri album mi sono accorta (e non è una grande scoperta) che
il tema del volo è, nella musica di Claudio, abbastanza
ricorrente...
Già in Naso di Falco (esempio banale)
c'è il "sogno di volare solitario.. ecc..."; anche in Acqua
nell'acqua dice "un vento caldo da domare per salirci su e tornare a
riamare aria e mare..."
....
Tutto questo mi porta ad una conclusione: il volo
nella musica di Claudio è una specie di simbolo, neanche
troppo originale. Simbolo di libertà, di realizzazione di
sé, ecc. ecc.
Si ma sarai d'accordo che una cosa e' "il sogno
di volare solitario" e tutta un'altra cosa portare "un jet nei
corridoi del cielo".
Dai, ti ho convinto? E dai e dai e daiii che
sono meglio di Perry Mason... :)
Non c'e' dubbio che sei meglio di Perry Mason...
Ma per convincere me ci vuole almeno Sherlock Holmes! :)
MaS
Oggetto: Da volo a volo…
Da: Daniele Naselli
Data: lun. 09/02/1998, 18.35.31
Ciao a tutti.
Nonostante il titolo, non parlerò
più di Virgilio, anche perché non saprei cosa
aggiungere a tutto ciò che è stato detto.
_Morfina_
Pace potrebbe essere contemporaneamente il
Virgilio dell'Eneide e insieme la "raffigurazione" poetica di questo
famoso amico... maro' che ho scritto....
Questa mi pare un'ottima teoria.
del figlio... anche negli altri album, mi
sembra che Claudio non tiri mai in ballo un nome proprio, senza aver
prima fatto capire di chi si tratta. Nei rari casi in cui lo fa (v.
Romano e Giuseppe), si tratta del personaggio protagonista, e
c'è un'intera canzone a disposizione per raccontare la sua
storia.
In Oh Merilù però CB crea
un'eccezione alla regola! :)
In questi giorni sto riascoltando spesso
"Solo", che secondo
Che a mio avviso è il miglir dosco di
Baglioni degli anni 70. Lo sto ascoltando adesso e lo trovo sempre
più bello!
analogie con "Oltre" (ma non mi chiedete
quali: è una
Però Solo tratta principalmente
l'argomento della solitudine, che non è che uno dei vari temi
trattati in oltre.
Magari Solo è un "bignamino" di Oltre. :)
"Cicatrici sulle spalle dove le ali non
ricresceranno più"... un'altra caduta in volo?
Io attribuisco a questa frase un significato
molto preciso. Secondo me il vecchio tassista era un angelo, poi
però la vita gli ha strappato le ali e le cicatrici sono gli
unici segni evidento del suo passato angelico. Insomma, era un santo,
poi si è sporcato le mani!
Tutto ciò mi fa venire in mente - non
chidetemi perché - una bellissima frase di Daniel Pennac
tratta da "Il paradiso degli orchi":
Il problema coi santi è che non possono
eserlo 24 ore su 24.
specie di simbolo, neanche troppo originale.
Simbolo di libertà, di realizzazione di sé, ecc. ecc.
Se poi pensi a quante volte l'evasione
è presente nelle sue canzoni!
Il concetto di andar via è quasi semrpe
presente - pensate solo a quante canzoni hanno nel titolo la parola
via o nel testo!
E sa di esserlo. Ricordo un'intervista che ho
letto su una rivista nella sala di aspetto del medico, un annetto
dopo l'uscita di Oltre, in cui lui diceva proprio di essere il genere
di cantante che si nomina se ti viene chiesto "Che cantanti conosci?"
Vero! Avete mai notato che se chiedete a chiunque
di citarvi qualche canzone di CB vi dirà solo le solite 4 o 5:
QPGA E tu, Passerotto - solo pochi la chiamano Sabato pomeriggio -
Poster E tu come stai?.
Però nessuno nomina mai la nuova
produzione! O canzoni simbolo come Solo, Amore bello!
E fammi riprendere la Divina Commedia, va'!
Canto IV, il Limbo...Sentite un attimo qua! If IV, 111: "...giugnemmo
in un prato di frescaverdura..."
E brava Morfina! Ora credo non ci siano
più dubbi sul se si tratti o meno di quel Virgilio!
_ Manlio_
Questa frase ("rubai e costò una mano e
uno spavento") l'ho sempre interpretata così: lui, molto
piccolo, ruba qualcosa tipo un cioccolatino, [...] scoperto e gli
danno uno schiaffo sulla mano che ha
Anche a me ha sempre dato questa impressione!
Sarà perché da piccolo mi è capitata una cosa
simile e la ricordo come fosse stata ieri!
Ma Cucaio non va per niente oltre.
Qui non sono d'accordo. A mio avviso Cucaio
è Baglioni prima di andare oltre, ossia CB da "inesperto". Poi
andando oltre CB dà l'addio a Cucaio e al suo passato.
non si riconosceva più in "Oltre". Ma
basta anche vedere
Io ricordo un'intervista a Telekomando su
TMC2 in cui disse che Io sono qui è un disco diversissimo da
Oltre perché ha molte meno pretese. Il che si riallaccia al
discorso Oltre "opera di una vita"
l'album "Io sono qui". Subito prende le
distanze da "Oltre"; ci sono tantefrasi che lo dichiarano più
o meno apertamente:
La realtà mi ha fatto atterrare
[...]
viaggio di "Le vie dei colori" serve per
ritrovare sé stesso ed il lato migliore di sé. E si
capisce dal bellissimo finale.
E bravo Manlio.
Effettivamente fila perfettamente!
Non ci avevo mai pensato e ora mi appare
così ovvio.
Io sono qui è un po' la risposta che CB si
dà dopo Oltre. Infatti CB è asai più umano di
una volta e a Mixer giovani subito dopo l'uscita di Io sono qui lo
dimostrò. Si vide un CB molto differente dal
precedente.
_Cristiana_
forse per paura di perdere l'emozione e la
fantasia che provo nell'ascolto di ogni brano di Claudio, non ho mai
cercato di razionalizzare troppo!!
Pensa che io solitamente considero i testi
meno importanti. Non li ascolto quasi mai con l'attenzione che
meriterebbero. Capita solo se qualcuno mi "cotringe" a farlo, come in
questo caso.
Per me Baglioni è un ottimo compositore e
anche se le parole sono - possono essere - in certi casi banali, il
prodotto finale è di altissima qualità. Vedi Anime in
gioco, ad esempio.
chiedermi neanche il loro significato, anzi,
per me quelle parole sono estremamente importanti.
Anche secondo me sono importanti, ci tengo a
precisarlo!
Ma non le ascolto con attenzione.
Mi piace farmi trascinare dalla canzone e non
solo dal testo o dalla musica. Però la musica prende spesso il
sopravvento. Io credo che le emozioni vengono dall'ascolto e non dal
ragionamento sul significato; d'altra parte ha ragione Morfina
facendoci notare quanti discorsi interessanti si possono tirare fuori
dai testi di CB.
-Per Rafael-
Ascolta, io continuo a mandarti sempre delle mail
,ma mi torrnano indietro. Sei sicuro di non avere delle limitazioni
di spazio? Ho paura che il tuo provider non mi acceti più
perché ti ho spedito files oltre il mega.
Continuo a provare, speriamo in un cambiamento.
________________
Saluti a tutti
Daniele
Oggetto: Da volo a volo…
Da: Cristiana
Data: lun. 09/02/1998, 20.22.08
anche negli altri album, mi sembra che Claudio
non tiri mai in ballo un nome proprio, senza aver prima fatto capire
di chi si tratta.
In Oh Merilù però CB crea
un'eccezione alla regola! :)
E il diario che SIMONA ha lasciato nella
"Camilla"???? (70..80..90..100):o))))))
E MARINA che Claudio incontra ad una festa
(se..casomai...)??
Chissà se era la nostra Marina????
Dai, su, ammettilo!!!
Dillo che eri tu!!!!!!
Soprattutto nel passato si trovano molto
frequentemente nomi propri nelle canzoni di Claudio!! Basta pensare
che soltanto in "un cantastorie dei giorni nostri" ce ne sono ben 5
di cui 4 soltanto nei titoli!!!
Cincinnato...Isolina...vecchio Samuel...Signora
Lia !!
Ciao Ciao
Cristiana
Oggetto: Da volo a volo…
Da: Morfina!!
Data: mar. 10/02/1998, 08.03.55
WOOOOPS! Stavolta mi sono sbagliata io e ho
spedito il messaggio solo a Cristiana... rispedisco... Cri, tu lo
riceverai doppio... mi inginocchio sui ceci con il capo cosparso di
cenere..... ;)
** Cristiana **
In Oh Merilù però CB crea
un'eccezione alla regola! :)
E il diario che SIMONA ha lasciato nella
"Camilla"???? (70..80..90..100):o))))))
E MARINA che Claudio incontra ad una festa
(se..casomai...)??
Chissà se era la nostra Marina????
Hmmmm... non mi sono fatta capire bene.... In
oh merilù in effetti spara questi tre nomi dal nulla, e
effettivamente se quella che ho dettato io è una "regola" :),
questa è l'eccezione. Al limite anche questa Simona, anche se
nell'album la nomina più di una volta... ma insomma si capisce
abbastanza bene di chi si possa trattare.
Ma negli altri casi, lo ripeto, prima di fare un
nome, Claudio mette bene in chiaro il contesto, la circostanza, in
modo che non ci siano dubbi.
"...ti presento una persona: questa è
Marina"
Comunque Marina adesso ci farà sapere che
giro di amicizie frequenta... ;))
Cincinnato...Isolina...vecchio
Samuel...Signora Lia !!
Eh nooo! Io avevo previsto anche questo!! :)
Si tratta dei protagonisti delle canzoni, hanno
un ruolo centrale nella storia che Claudio sta raccontando (e infatti
Claudio è un "Cantastorie"), non c'è bisogno di
spiegare "chi sono" perché ci sono delle intere canzoni che
parlano di loro.
Comunque quello che intendevo dire io è
che Claudio in genere, quando introduce un nome proprio, fa capire
bene di chi si tratta. Se non lo fa, è proprio quando si
tratta di nomi illustri, su cui non possono esserci dubbi.
Insomma, quello stava a parla' di cattedrali e di
notti antiche, e a un certo punto tira fuori 'sto Virgilio che,
ripeto, per quanto mi riguarda poteva essere pure Pasquale o
Carcarlo... be', il dubbio che sia QUEL Virgilio mi viene... :))
E poi Cristiana adesso basta non mi fare
arrabbiare oooooooh! ;))
Troviamo un compromesso come con MaS. Era un suo
amico ma non si chiamava Virgilio, va bene? :))
Pure la tipa di Reginella, io non penso che si
chiamasse proprio Reginella... che c'entra... è un simbolo.
Anche questa mailing list, in realtà non si chiama Reginella.
No no. Si chiama Fernanda, è una spia sovietica ed è in
incognito.
Però io non vi ho detto niente.
Lo sapevo.
Stavolta l'esaurimento è venuto a me...
:))
Morfina!!
Oggetto: Da volo a volo…
Da: Cristiana
Data: mar. 10/02/1998, 19.11.23
E poi Cristiana adesso basta non mi fare
arrabbiare oooooooh! ;))
Troviamo un compromesso come con MaS. Era un suo
amico ma non si chiamava Virgilio, va bene? :))
NON si chiamava Virgilio???? Bah...ok, ok!!! Se
lo dici tu!!!! :o)))))
Pure la tipa di Reginella, io non penso che si
chiamasse proprio Reginella...
Su questo siamo d'accordo....anche se qualcosa mi
fa pensare che comunque il vero nome finisca sempre in "...ella"!!!!!
;- )))))
A parte gli scherzi, come ben saprai, Reginella
non è certo una invenzione di Claudio!!! E' soltanto la sua
versione molto personale di una vecchia canzone che dovrebbe
piacergli molto!!!
L'ho sentito più volte cantare la versione
originale di Bovio, molto prima che uscisse Io sono qui, per esempio
nel 92 a Santa Margherita Ligure o nel 94 alla Ca' del Liscio di
Ravenna! E l'ha interpretata sempre con un affetto molto
particolare!!!!
Stavolta l'esaurimento è venuto a me...
:))
A chi lo diciiiiiii!!!
Propongo una tregua!!!!! :o)))
Un salutone
Cristiana
Oggetto: Virgilio e il tema del "volo" - giuro che č l'ultima
Da: Morfina!!
Data: mar. 10/02/1998, 20.17.16
Ok, pare che abbiamo trovato un compromesso sulla
spinosa "questione Virgilio"!
;)
Come in tutte le cose, l'errore sta nel voler
vedere tutto bianco o tutto nero. E invece abbiamo a disposizione
16,8 milioni di colori... :)
e a rinascere "uomo-oltre" (Morfina, tu che
hai studiato l'"uomo oltre", o meglio l'"oltreuomo" non ti ricorda
niente?).
Ma io non l'ho studiato, quel giorno mi sono data
malata ;))
A parte gli scherzi, devo dire che quando la
professoressa ci ha fatto notare che la traduzione corretta di
"Ubermensch" era "uomo oltre" più che superuomo, ho sentito
una specie di campanello... :) Ma là per là non ci ho
fatto caso più di tanto. Ho letto "Così parlò
Zarathustra" e forse a pensarci bene ci riconosco un po' Cucaio... ma
c'è anche da dire che ci ho capito ben poco; forse dovrei
rileggerlo con più attenzione.
Adesso basta che se tiriamo in mezzo pure
Nietzsche ho paura che Cristiana mi tiri una mattonata!! :)
-3- "Pace" e' una canzone che parla della
morte come di un addio senza ne' rimpianti ne' rimorsi. Un separarsi
nella "pace" che da' il sapere che
In "pace", per l'appunto :)
dal soffio dell'oceano, gli stambecchi "si
fanno roccia" dopo un
Anche Sorapis si faceva roccia... ok non lo
faccio più.
Vero. L'avevo notato anch'io. Soprattutto le
donne non hanno mai un nome nelle sue canzoni. Forse perche' sono
tutte facce diverse della stessa donna ideale ("le donne sono proprio
tante/e se si potesse farne una sola/ di tutte quante...").
Forse perché a nessuno piace mettere
troppo allo scoperto ciò a cui tiene.
Si ma sarai d'accordo che una cosa e' "il sogno
di volare solitario" e tutta un'altra cosa portare "un jet nei
corridoi del cielo".
Non lo so. Il volo è un'idea. E' una via
di fuga, è una realizzazione di qualcosa. Sia a bordo di un
aereo, che con le proprie ali. A me dà una grande idea di
libertà. E Daniele ha sottolineato il motivo ricorrente della
fuga...
Qui ci urge l'intervento chiarificatore di
Manlio! (non ti montare la testa, però)
Compitino per casa: non è che guarderesti
quante volte compaiono, nei testi e nei titoli, la parola volo (&
derivati) e la parola via (senza derivati)?
Non c'e' dubbio che sei meglio di Perry Mason...
Ma per convincere me ci vuole almeno Sherlock Holmes! :)
Mi sto attrezzando... ho già comprato
la lente... :)
Rispondo a Manfuccio e poi basta:
Questa frase ("rubai e costò una mano e
uno spavento") l'ho sempre interpretata così: lui, molto
piccolo, ruba qualcosa tipo un cioccolatino, un biscotto o qualcosa
del genere, SAPENDO che non deve farlo; viene scoperto e gli danno
uno schiaffo sulla mano che ha rubato.
Però... non l'avevo mai vista sotto questo
punto di vista... si vede che da piccola ero un angioletto ;) Ma in
effetti così ha molto più senso.
Quindi Dante lascia Virgilio indietro e va in
Paradiso.
Baglioni lascia Cucaio indietro e prosegue (non
mi chiedete dove va, forse va semplicemente "oltre").
Be', per chi crede, il Paradiso è
sicuramente "andare oltre". Oltre la dimensione corporea, se non
altro. Dante, andando in paradiso, non lascia a terra solo Virgilio:
lascia a terra i suoi peccati, il suo corpo "grave" (mi pare che la
spiegazione che Beatrice dà dell'ascensione verso il Paradiso
è il capovolgimento della legge di gravitazione universale :),
cioè gli uomini creati da Dio tendono naturalmente a Dio
perché una forza - simile alla forza di gravità - li
spinge verso l'alto. I peccati sono una specie di zavorra che
trattiene l'uomo sulla terra). Forse Cucaio rappresenta un po' anche
questo. Quel che bisogna lasciare indietro per andare "oltre".
Però è anche vero che il famoso
manoscritto allegato all'album, termina proprio con "Cucaio ora
è libero è un uomo è oltre"
Io non ci capisco più niente! :)
prima di... andare "oltre". E Baglioni ci fa
capire meglio il ruolo di Cucaio proprio paragonandolo a Virgilio.
È stato così bravo a capire, che dopo otto anni stiamo
ancora qui a parlarne ;-))
Il paragone con Dante mi suona sempre meglio....
;)
Forse bisognerebbe scrivere un'edizione
commentata di "Oltre" ;-)
L'edizione critica?? Ci avevo pensato anch'io! :)
Con le citazioni in latino così nessuno ci capisce niente!
E comunque non ho dimenticato la tua proposta
di commentare tutte le canzoni di Baglioni, una per una, verso per
verso. Molto interessante. Ci vorrà certamente un sacco di
tempo per realizzarla, ma vale la pena di provare.
Se interessa a qualcuno, secondo me sì.
A parte gli scherzi, penso veramente che
più di una volta Baglioni abbia pensato di non pubblicare
più il disco.
Non mi ricordo dove l'ho sentito, ma sapevo
dell'esistenza di svariate altre canzoni già pronte per essere
pubblicate insieme alle altre di Oltre (che carino le "altre di
oltre"), e poi, un po' per motivi di spazio (due CD non sono pochi e
potevano diventare 4), un po' perché neanche Baglioni era
convinto, sono rimaste chiuse chissà dove......
Be', per quanto mi riguarda neanch'io credo di
avere più altro da aggiungere in merito... almeno per quanto
riguarda Pace.
Restano logicamente dodicimila particolari
oscuri, ma su quelli si potrebbe solo fantasticare. Comunque io sono
abbastanza soddisfatta! Claudione mi prenderebbe per matta, ma meglio
che niente! ;)
Per quanto riguarda la seconda parte del
messaggio di Manlio (su Io sono qui), magari mi ci riaggancerò
più tardi, in un altro messaggio.... Si potrebbe far partire
un'altra discussione, che ne dite?
Ok, non stasera, va beneeeee!!
Ciao a tutti!
Morfina!!
Oggetto: Da volo a volo…
Da: Marina (BO)
Data: gio. 12/02/1998, 23.53.07
Cristiana wrote:
E MARINA che Claudio incontra ad una festa
(se..casomai...)??
Chissà se era la nostra Marina????
Dai, su, ammettilo!!!
Dillo che eri tu!!!!!!
Dunquedunque....se casomai... "Un cantastorie dei
giorni nostri"......
1970 se non sbaglio....Bè, io sono nata
giusto quell'anno, e nei miei primi mesi di vita non ho avuto modo di
frequentare feste!!! (tantomeno feste a cui partecipava Claudio!).
No, mi sa che non ero io, purtroppo.
Il "grande incontro" è avvenuto circa 19
anni dopo!
Baci :-)))Marina
Oggetto: Ricerca sul "volo"
Da: Manlio
Data: dom. 15/02/1998, 22.56.06
Ciao a tutti
Rieccomi dopo una settimana di assenza dalla
lista dovuta a motivi tecnici che per ora sembrano risolti.
Morfina aveva chiesto in quali canzoni Baglioni
affronta in un modo o nell'altro il tema del "volo". Dopo una piccola
ricerca, ecco il risultato.
--------------------------------------------------
- Isolina
------ E anche il fuoco fra un po' volerà
nel vento
- L'amore è un poco matto
------ L'amore ha preso il volo
- Io, una ragazza e la gente
------ Posso volare sù nel vento
- Io me ne andrei
------ E poi volare in alto dove tu non sei
- Ragazza di campagna
------ Un bottone poi un altro e la camicia et
voilà vola sopra il comò
- Casa in costruzione
------ Vuoi vedere che volo
- Il bambino in "Gira che ti rigira"
------ E volo, volo!
- Il mattino si è svegliato
------ E poi correre quasi volando
- Alzati Giuseppe
------ Alzati Giuseppe, se tu vuoi tu volerai
- 2 1 X
------ E la mente vola e non si ferma più
- Sabato pomeriggio
------ Ma cosa è stato di un amore che
asciugava il mare, che voleva vivere, volare
- Gagarin
------ E ancora adesso io volo
------ Per primo volai
------ Nell'infinito io volo
- Solo
------ E il vento volava sul tuo foulard
- Il pivot
------ Il pallone prese vita e volò
sù
- Quando è così
------ E farlo adesso non è più
giocare, non è più volare
- I vecchi
------ Sedia sediola... oggi si vola... e attenti
a non sudare
- Notti
------ Notti volanti di polizia (?????)
- Ragazze dell'est
------ Volo di cicogne con ali di cera, ancora io
le ho viste
- Ora che ho te
------ A prendere la rincorsa per volare
- Quattro (I peli sopra il labbro)
------ È il sessantasei e il tempo vola
via
- Un nuovo giorno o un giorno nuovo
------ Si potrà partire in volo
- L'amico e domani
------ Un prete e la sua gonna nera volano felici
dietro a un pallone
- Tutto il calcio minuto per minuto
------ Due ali piccole che imparano a volare
- Amori in corso
------ Quando la campana fa volare i ragazzi di
scuola
- Io dal mare
------ O un bianco volar via di cuori pescatori
- Naso di falco
------ Fu il sogno di volare solitario
- Io lui e la cana femmina
------ Quanti bastoni e sassi volati in aria
dentro gli occhi pronti via
- La piana dei cavalli bradi
------ M'involai
- Pace
------ Virgilio cadde mentre era in volo sopra un
prato
- Le vie dei colori
------ A volare in un rodeo
- Nudo di donna
------ Ieri notte tu mi hai preso al volo
- Acqua nell'acqua
------ Un volo libero di bere
- Terzo tempo
------ A braccia larghe per volare
- Bolero
------ Quando voleremo digitando uno e zero
- E poi, in "Anima mia"
------ Nel cuore aveva un volo di gabbiani
--------------------------------------------------
Credo che ci siano alcune canzoni che non
c'entrano niente, come per esempio "Nudo di donna" in cui la frase
"Ieri notte tu mi hai preso al volo" ha ben poco a che vedere con il
tipo di volo che cerchiamo noi.
E credo poi che alcune canzoni manchino,
perché, per esempio in "Nel sole, nel sale, nel sud" lui dice
"cicatrici sulle spalle dove le ali non ricresceranno più".
Siccome questa frase non contiene la parola "volo" (o simili), non
è venuta fuori dalla mia ricerca e non so se ci sono altre
canzoni con esempio analoghi.
A presto
Manlio