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del 07/06/98

L'Unione Sarda
Il volto di Baglioni con gli occhiali da sole...


Il volto di Baglioni con gli occhiali da sole su sfondo nero davanti, e dietro
una frase del suo libro. Questa la t-shirt più "gettonata" tra i fan che ieri
sera hanno gremito lo stadio Olimpico di Roma per il concerto-evento del
cantautore romano. L'assalto è cominciato fin dal mattino. L'esercito di
Baglioni ha assediato tutti gli ingressi dello stadio, aspettando l'apertura dei
cancelli. L'attesa è stata più lunga di quel che doveva essere e c'è chi si è
arrabbiato: in particolare, i "clubber", e cioé i circa cinquemila aderenti ai
fans club di Baglioni. Per loro i cancelli dovevano essere aperti alle 15,30 e
invece sono potuti entrare soltanto poco prima delle 17. Nessuno inoltre poteva
andare sul prato dove inizialmente era prevista la presenza di cinquemila
spettatori. Versione ufficiale: dal momento che nel corso delle prove sono stati
fatti entrare soltanto 1500 fan l'organizzazione, non potendo privilegiare
nessuno, ha deciso che i "fedelissimi" sarebbero rimasti tutti fuori
accomodandosi in tribuna. Secondo alcuni però, ma la versione non è stata
confermata dagli organizzatori, sembra che a vietare l'accesso al prato sia
stato lo stesso Baglioni perché ieri durante le prove, mentre faceva il giro
della pista d'atletica su un'automobile, è stato accerchiato da una piccola
folla urlante. Impaurita, la star avrebbe deciso di non fare accedere nessuno.
Da qui i malumori. Niente di sensazionale, comunque. In quindicimila, forse
ventimila, già alle 17 erano tutti assiepati lì, davanti alle porte di ferro
verde dello stadio, "soffocati" dalla calura opprimente che da qualche giorno
aleggia sulla capitale. Ma non hanno ceduto, non si sono scoraggiati e, anzi, si
sono ingegnati per combattere il clima torrido. Alcuni, più previdenti, si sono
portati gli ombrelli parasole da casa, altri hanno tentato con magliette, felpe
e bandiere di costruire dei tendoni di fortuna per coprirsi dal sole. Obiettivo
principale, ovviamente, trovare l'acqua. Migliaia di bottiglie e bottigliette
sono passate di mano in mano in un'autentica caccia a un pizzico di refrigerio.
Anche gli addetti alla sicurezza hanno collaborato, riempiendo dalle fontanelle
interne allo stadio le bottiglie che sono state lanciate dall'esterno. Ancor più
attiva è stata però la parte non ufficiale del concerto: ambulanti di ogni
genere, dai parcheggiatori abusivi ai bagarini, dai venditori di magliette e
fascette a quelli che "spacciano" a tremila lire improbabili cannocchiali di
cartone. I più affollati ovviamente i chioschi dei venditori di bibite e gran
ressa anche davanti agli "ambulanti", che con le loro bacinelle piene di
bottiglie e ghiaccio hanno vagato da una parte all'altra dello stadio facendo
affari d'oro.


Articolo segnalato da Caterina.