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dell' 08/07/73

TV Sorrisi & Canzoni
Claudio Baglioni, dopo "Questo piccolo grande amore" ha inciso "Gira che ti rigira", ispirandosi alla sua vecchia auto Camilla e alla fidanzata Paola Massari.
Brucio Camilla e sposo Paola
Nel suo futuro c'è una casa tutta bianca e senza sedie, dove andrà ad abitare dopo essersi sposato con tutte le regole e con il "sì" dei suoi.

di Paola Dessy


Roma, Luglio
"A tre anni ho bruciato il mio primo (e ultimo) triciclo. Da allora i miei genitori si erano rifiutati di regalarmi qualsiasi altro mezzo di... locomozione. Pensa che io non so andare in bicicletta! Poi, appena ho cominciato a guadagnare qualche lira, mi sono comprato la mia "Camilla", per duecentomila lire da amico. Una Citroen 2 cavalli, vecchia di 12 anni, che cadeva letteralmente a pezzi. Aveva un'anima la mia Camilla, perciò ho sentito il bisogno di darle una degna... morte di tipo indiano. L'ho portata in Umbria, la terra dei miei, e lì le ho dato fuoco. Povera Camilla, prima di esalare l'ultimo... sbuffo, ha acceso un attimo un faro e ha suonato debolmente il clackson, in un ultimo saluto riconoscente. Perchè io sono certo che Camilla mi sarà grata di non averla depositata da uno sfasciacarrozze!".

Questa specie di giovane piromane, che debutta a tre anni con il rogo di un triciclo e a ventidue conclude un ciclo della sua esistenza dando fuoco alla sua adorata auto, non è altri che Claudio Baglioni, cantautore di successo, nuovo idolo delle giovanissime che legano i primi flirt sulle note di "Questo piccolo grande amore". Figlio unico, romano, iscritto ad Architettura, aspetto da giovane lord inglese, tre Lp vendutissimi all'attivo, Baglioni ha sfondato grazie ad un'intuizione precisa, che adesso focalizza: "Il mio discorso musicale è stato sin dall'inizio di tipo cinematografico. Ti spiego. Io sono un patito di cinema: anche quando non avevo un quattrino in tasca, chiedevo prestiti pur di vedermi i miei cinque films a settimana. Appena ho pensato di scrivere canzoni, mi sono detto: è assurdo che infili in un 33 giri dodici pezzi slegati uno all'altro; è come se un regista spezzasse il suo discorso in episodi a sè stanti, senza un discorso preciso che li unisca. E così ho subito fatto le mie canzoni pensando di girare un film di cui ero protagonista".

E sono venuti fuori Lp come "Un cantastorie dei giorni nostri" ("Però questo primo 33 io lo considero un tentativo"), "Questo piccolo grande amore" (600.000 copie vendute e il pezzo per sei mesi alla hit parade), e l'ultimo "Gira che ti rigira", di cui
in un certo senso è ideale protagonista Camilla, la vecchia auto giallo-nera cremata nella verde campagna umbra alla maniera dei santoni indiani. Quest'ultimo 33 conclude, come dice l'autore, un periodo della sua vita, fatto di prime sensazioni, di scapigliatura, di momenti esaltanti. C'è dentro anche Paola Massari, nella veste di ispiratrice però. Perchè curiosamente la presenza che aleggia negli ispiratissimi pezzi è sempre quella di Camilla, che del resto appare in carne ed ossa (accidenti, mi sono lasciata suggestionare anch'io!) sulla copertina e nell'interno del disco.

Il prossimo disco sarà una cosa grossa
Il metro e novanta del Baglioni rabbrividisce, dai lunghi capelli chiari sino agli stivaletti di vitello biondo. "Per carità, non pensiamo al prossimo disco, anche perchè ha cominciato ad ossessionarmi tutti i momenti, con questa sua assurda voglia di nascere che gli ha preso. Voglio riposarmi, passare un'estate di tuffi e corse all'aria aperta con Paola. Posso soltanto dire, senza presunzione, che il mio quarto Lp sarà una cosa molta grossa, perchè verrà fuori da una certa maturità ormai acquisita e da una coscienza delle mie possibilità che ormai sento di avere".

E' un ragazzo sincero, che crede in quello che fa. Ama la sua ragazza pulita, bionda e semplice, che gli sta vicino senza chidergli nulla. Gli occhi acquamarina di Paola (snella e fragile come una cerbiatta) lo seguono durante la nostra conversazione che avviene alla Rca, la casa discografica che ha subito intuito l'interessante vena poetica del giovane Baglioni. A proposito, com'era andata la faccenda delle finte-nozze, notizia apparsa con ampi particolari su un quotidiano romano?

"Non mi sono nemmeno occupato di smentire la notizia", dice Claudio, "anche perchè sono del parere che ognuno dev'essere libero di fare ciò che vuole, anche di pubblicare bale inventate di sana pianta. No, non siamo ancora marito e moglie, Paola ed io. Quando lo diventeremo faremo tutto nelle regole, senza vergognarci di apparire tradizionalisti".
Per quel giorno Baglioni ha già in mente una casa bianca e senza sedie.

Articolo segnalato da Caterina.