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del 22/09/00

Il Messaggero
Ascoli, Baglioni infiamma piazza del Popolo


di ENZO VITALE

Baglioni ha «riscaldato» con le sue intramontabili canzoni i duemila fan che hanno voluto assistere alla sua kermesse.
Un concerto di quasi tre ore in cui sono state suonati ben 38 pezzi!
Tutta Piazza del Popolo ha fatto eco a «Sabato pomeriggio», «E tu», «Strada facendo», «Noi no», «Bolero» e alle altre indimenticabili motivi che fanno ormai parte della nostra storia recente.

Duemila in piazza sulla strada di Baglioni
Ad Ascoli quasi quaranta canzoni hanno infiammato i fan del cantautore

ASCOLI - «Il viaggio era una favola. Una sorta di viaggio attraverso il tempo. Il tema dominante era la solitudine di un uomo conteso tra il richiamo di un passato che non ritorna e l'incertezza di un futuro che è un'incognita con la quale è sempre difficile confrontarsi. Un tema piuttosto impegnativo e tutt'altro che facile da proporre in un concerto di musica pop.
Ad un certo punto, però, ho cominciato a sentire il bisogno di una storia più semplice, più immediata e anche più leggera.
Il tentativo di raccontare immagini fresche, ingovernabili e imprevedibili come sono le immagini dei sogni».
Così Claudio Baglioni ha spiegato le motivazioni che lo hanno indotto a intraprendere il nuovo tour che mercoledì sera ha fatto tappa nel «salotto buono» del capoluogo piceno.
Il cantautore romano ha «riscaldato» con le sue intramontabili canzoni i duemila fan, di ogni età, che hanno voluto assistere alla sua kermesse. Un insieme di generazioni che per tutto il concerto (quasi tre ore in cui sono state suonati ben 38 pezzi!) lo hanno accompagnato nelle sue più belle melodie.
Tutta piazza del Popolo ha fatto eco a «Sabato pomeriggio», «E tu», «Strada facendo», «Noi no», «Bolero» e alle altre indimenticabili motivi che fanno ormai parte della nostra storia recente. Baglioni non si è limitato a cantare ma ha anche parlato con il suo pubblico e non sono mancate battute, interventi ma anche un piccolo «cicchetto» ai fotografi presenti. La piazza è «esplosa» quando ha proposto due «medley» dei pezzi più famosi. Incontenibile la gioia di ventenni, trentenni, quarantenni ma anche dei numerosi cinquantenni che non hanno mai smesso di «accompagnarlo» con la voce. In piazza hanno trovato posto intere famiglie con mamme, figlie e papà con la medesima passione di nome Claudio Baglioni.
Il cantautore ha voluto anche spiegare il perchè dell'ambientazione di tutti concerti nei luoghi d'arte.
«Mi affascinava l'idea che questi posti, che prima di essere luoghi d'arte erano luoghi per l'arte, -ha concluso- potessero tornare a recuperare questa loro dimensione iniziale e ospitare uno spettacolo, in questo caso, un concerto, che è una forma d'arte oggi altrettanto popolare quanto lo erano, ad esempio la satira o la tragedia al tempo di greci e romani. E poi mi stimolava la sfida di suggerire un altro modo di vivere e visitare questi posti (penso, ad esempio, al Teatro greco di Taormina, a quello romano di Cagliari o Verona, ai templi di Agrigento, Paestum, Selinunte, ma anche alla Piazza degli Scacchi di Marostica, allo Sferisterio di Macerata o alla piazza del Popolo ad Ascoli), dimostrando che l'arte non è materia inanimata e inerte, ma viva e che può essere sia motivo che spazio ideale per emozioni e riflessioni».

Articolo segnalato da Ernesto.