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del 15/08/00

La Gazzetta del Sud
Il 23 a Taormina, il 24 ad Agrigento e il 25 a Palermo

Tre tappe in Sicilia del tour di Baglioni


POMPEI - Dall'anfiteatro degli scavi di Pompei, aperto soltanto per milleduecento spettatori, è partito domenica sera con successo «Sogno di una notte di note», il tour acustico di Claudio Baglioni, prodotto da Bag, per la regia dello stesso Baglioni e Pepi Morgia, che porterà l'artista in giro per venticinque teatri d'arte e siti archeologici fino al 17 settembre: il 23 agosto sarà nel Teatro Antico di Taormina, il 24 ad Agrigento nella Valle dei Templi, il 25 nel Teatro di Verdura di Palermo. Il cantautore romano ha preferito rinunciare alle suggestioni tecnologiche e ai giochi elettronici che avevano caratterizzato le sue ultime esibizioni e presentarsi invece ai fan con uno stile asciutto ed essenziale, che ben si addice alla sacralità dei luoghi in cui si esibirà. Abbandonata la «mise» di uomo tenebroso del futuro per un più rassicurante completo camicia e pantaloni bianchi, lasciate a casa le ballerine a seno nudo e gli effetti speciali, Baglioni ha cantato per tre ore, accompagnato dall'ormai consolidato supergruppo composto da Giovanni Boscariol alle tastiere, Paolo Costa al basso e contrabbasso, Paolo Gianolio alle chitarre acustiche e semiacustiche, Gavin Harrison alla batteria, Danilo Rea al pianoforte ed Elio Rivagli alla batteria e percussioni. Fugace all'inizio il riferimento a Shakespeare: una breve lettura, prima in inglese e poi in italiano, di un passo del «Sogno di una notte di mezz'estate», preregistrata dallo stesso artista. Una ballerina-folletto s'inchina davanti al pubblico e poi, immediata e coinvolgente, la musica, non solo dei grandi successi del suo repertorio ma anche di brani mai eseguiti prima dal vivo, in inedite riletture in chiave acustica. Del pubblico abituato ai palazzetti dello sport rimangono gli «alè-o-o» e i cuoricini luminosi. Lo stesso Baglioni zigzaga a sorpresa tra le cover per evitare che tutto finisca nel solito rito collettivo del karaoke.
Ecco che, dopo il via con «Notte di note», «Io dal mare» e «Naso di falco», si alternano una versione «tangata» di «Poster», in omaggio ad Astor Piazzolla, la prima volta in pubblico de «La piana dei cavalli bradi» e, dall'ultimo album, «Viaggiatore sulla coda del tempo», i brani «Stai su», «Domani mai» e, primo tra i quattro bis concessi alla fine, «Cuore di aliante». Il sogno raccontato da Baglioni vive di emozioni: «Siamo piacevolmente intimiditi da questo posto», confessa a un pubblico altrettanto in soggezione, senza però aggiungere parola sulle polemiche della vigilia. Alle sue spalle la fiamma tremula di cinquanta fiaccole s'integra con i giochi cromatici di luce.

Articolo segnalato da Aurora.