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del 07/05/00

Il Giornale di Sicilia
Musica. Acireale: trionfo, al Palasport, per l'esordio del tour siciliano del cantautore

Baglioni, note da un viaggio
Tre ore di show dal sapore tecnologico, trentadue canzoni tra passato e presente

di mev

ACIREALE. (mev) Se il sogno del viaggiatore non morirà, lui non sarà partito invano.
E il sogno di Baglioni, il desiderio di abbracciare e di essere abbracciato dal suo 'popolo', la sua voglia di conoscere, non sembrano davvero poter morire. E il viaggiatore Claudio, di certo, neanche stavolta è partito invano.
Se sera dopo sera, canzone dopo canzone, battito dopo battito, folle oceaniche e grondanti d'amore lo travolgono. È accaduto così anche venerdì ad Acireale, al primo dei concerti siciliani. Col palasport colmo in ogni dove, stretto e festante in un calore a tratti insopportabili, ma quanti vi facevano caso?
Pochi. Gli altri si beavano perché davanti ai loro occhi si stagliava quel quasi metro e novanta, dai capelli brizzolati, col naso di falco e l'ugola profonda.
Atletico ed energico, fasciato di nero, pronto a reggere oltre tre ore di spettacolo senza mai abbandonare la scena. Correndo e ballando, inseguito e coreografato dalle ballerine della Compagnia dei Colori, saltando da un punto all'altro di quello strano palcoscenico da lui stesso disegnato: un crocevia di pedane scoscese, sovrastato da un intreccio di veli che, abbassandosi e alzandosi, rimandano le immagini di un clone virtuale del divo Claudio. Un volto narrante, un compagno di viaggio da ascoltare, perché non sempre tutti i percorsi 'ognuno li fa solo per sè'.
Un Baglioni logorroico: un fiume in piena senza la dimensione tempo. Che canta, interpreta testi e musica fatti di note dense di emozioni e ricordi. Parole per amori perduti, ritrovati, o ancora in fieri. Echi di tamburi lontani, o inviti a non lasciare andare nemmeno un giorno; ore vuote come uova di cioccolata, o uomini persi; hangar da cui spiccare il volo, o un mal d'universo da non sottovalutare.
Insomma, vecchio o nuovo, semplice o complesso ma sempre Baglioni e sempre da cantare a squarciagola. Trentadue brani per una scaletta interminabile, eppure dagli spartiti restano fuori pezzi di storia: sua e di quella parte di pubblico non più adolescente. Generazioni a confronto, diverse nello stile ma sicuramente uguali nell'acclamare il nostro. Tutti uniti nell'estatico, liberatorio e sussurrato urlo di 'Stai su', tutti appassionatamente drammatici nello sbriciolamento di quei 'Mille giorni di te e di me', tutti suggestivamente commossi nell'agonizzante richiesta di 'Fammi andar via'. Tutti sicuri che 'se anche tu vedi la stessa luna, se anche tu suoni lo stesso accordo, non siamo poi così lontani'. Insomma, come lo stesso artista sostiene l'importante non è arrivare, ma partire': al resto pensano ricordi ed emozioni.
Maria Elena Vittorietti ----- Elaborazione del 07/05/00 Ore: 06:28:18 Ora locale italiana/Italy local time _______________________________________________________________ E a Palermo tra fans e 'dirette' (mev) Un incontro con i fans, una diretta radiofonica su Radiodue, tre concerti.
Questo il ricco programma palermitano di Baglioni. Per i tre concerti, promossi da Mediconcert e in programma mercoledì, giovedì e venerdì al Palasport, i biglietti sono disponibili presso le abituali prevendite. Esauriti i posti per la prima sera, restano per la seconda data solo i tagliandi a 45 mila lire, mentre per la terza c'è ancora una discreta disponibilità per tutti e tre i settori, sia per i due numerati (biglietti a 77 e 66 mila lire) sia per la tribuna (45 mila lire). Ma torniamo agli appuntamenti del cantante. L'incontro con i 50 lettori del 'Giornale di Sicilia' sarà martedì pomeriggio.


Articolo segnalato da Ernesto.