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Rassegna stampa - giovedì 21 settembre 2000 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su Corriere dell'Umbria - 21/09/2000


BAGLIONI , NOTTE DI NOTE A SPOLETO

Questa sera in piazza Duomo l'unica data umbra del cantante


SPOLETO - A fargli scegliere piazza Duomo a Spoleto è stata l'iconografia del concerto di chiusura del Festival dei Due Mondi che da sempre viene trasmesso in tv. Con la classica conchiglia appoggiata alla facciata della chiesa, la chiusura sui tre lati e la lunga romantica gradinata. E siccome Claudio Baglioni voleva che in questo suo breve tour estivo il contenitore diventasse contenuto, dovendo scegliere uno spazio particolarmente suggestivo in Umbria da aggiungere all'ultimo momento alle date già stabilite ("quando ci siamo accorti di aver saltato l'Umbria, regione d'arte delle più ricche,abbiamo provveduto di corsa a colmare la lacuna") il suo pensiero è andato subito a Spoleto, città del festival, dove il cantautore non era mai stato neanche da spettatore ma era rimasto colpito dalla suggestione delle immagini televisive del concerto finale.
In realtà per "Sogni di una notte di note", tour completamente acustico, con l'immissione di strumenti per lui inusuali come le fisarmoniche,il buzuki, i vibrafoni e i mandolini,aveva deciso di tenersi lontano non solo dagli stadi e dai palasport ma anche dalle piazze. Voleva solo luoghi d'arte, soprattutti teatri greci e romani e siti storici "spazi che avessero una loro naturale dimensione teatrale" ci spiega a poche ore dal concerto spoletino."Spazi che dovrebbero continuare a vivere per quello che sono stati anticamente creati, è bene ricordarlo.Non erano solo usati per rap-presentazioni classiche ma anche per incontri ludici con saltimbanchi, cialtronerie varie e, perchè no, anche musica.Solo noi gli conferiamo una seriosità che in fondo originariamente non avevano". Per questo Claudio non ha avuto alcuna remora a chiedere e a ottenere (non dopo aspre polemiche) l'uso degli scavi di Pompei e degli anfiteatri di Taormina,Ostia antica, Benevento,Selinunte,Agrigento ed altri.
- Allora perchè non anche il teatro romano di Spoleto oppure l'anfiteatro di Gubbio?
"In quello di Spoleto abbiamo avuto dei problemi. Non so bene se di agibilità, di concessione o di capienza.A quello di Gubbio,debbo ammetterlo, non abbiamo pensato." -Userete la conchiglia del Festival?
"Assolutamente no. Abbiamo un palco molto semplice,leggero,proprio per non essere invasivi, lasciare spazio alla scenografia naturale,per evitare di violentare in alcun modo dei luoghi così belli.In pratica è una semplice pedana per poggiare gli strumenti e niente altro." -A differenza di "viaggio" definito il tour dei record(50 concerti in 90 gorni in 22 città e 400 mila spettatori), che era ipertecnologico,un classico concerto da stadio, da bagno di folla "Sogni di una notte di note" dimostra una voglia di emozioni diverse, più semplici e più raccolte. Di un contatto più intimo con il pubblico. Come mai l'ha realizzato a 15 giorni di distanza dalla fine dell'altro?
"Mi frullava in testa da un bel pò di tempo. Mi sono detto: se non lo faccio ora non lo faccio più. Verrò sicuramente distratto da altre cose." -Questa di stasera a Spoleto è la penultima tappa qual è il suo bilancio? "E' stato un tour apprezzato ovunque, che non fosse altro per gli spazi limitati ha fatto registrare tutti esauriti. E' piaciuto anche come tipologia perchè non è mediato da elementi particolari e spettacolari come laser ed effetti speciali,nè marcato da spazi troppo grandi".
-Acustico ed emozionale con l'aggiunta di scenari di grande suggestione.Era inevitabile che andasse bene...
"Credo che oltretutto mi sarà utile per fare altro. Per scrivere nuove canzoni, ad esempio. Per dare alla mia carriera una svolta musicale.Ogni dieci anni faccio un cambio di percorso. Riapro pagina. In controtendenza ho voluto tentare un concerto "suonato" senza campionature, senza un miliardo di watt.Una sorta di concerto di musica leggera da camera.Al pubblico è piaciuto ed anche a me. Oltretutto per la prima volta ho fatto anche il turista ed ho scoperto dei luoghi meravigliosi mai visti finora pur essendo molto vicini a Roma come Pompei ed Ostia antica."

segnalato da Silvia

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