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Rassegna stampa - domenica 20 agosto 2000 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001
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Pubblicato su La Repubblica - 20/08/2000
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Piace il Baglioni "intimo"
 Teatro Romano stracolmo, notte caldissima e tutti gli hit pił famosi
di FULVIO PALOSCIA

Dall'armadio delle cose del passato ha ripescato la vecchia cara camicia bianca; le tshirt a pelle e i giubbotti lucidi da Matrix del pop li ha messi in naftalina e perfino i capelli non sono più color metallo, ma di un grigio più umano. Eccolo, il Baglioni dell'estate 2000, un cantante sempre più inquieto che cerca un se stesso più ridimensionato, più piccolo, più a misura d'uomo e di vecchio fan. Ci riesce, come no, ma non completamente come ha dimostrato il concerto di ieri sera in Teatro Romano di Fiesole stracolmo. Bella l'idea di un palco circondato di candele, dominato da una macchina del vento, da una della pioggia e da una del tuono ricostruiti da un antico trattato di scenotecnica. Si respira aria di palcoscenici antichi, di teatro elisabettiano, di Shakespeare come suggerisce il titolo del concerto, «Sogno di una notte di note». Il problema è che Baglioni non riesce a raccontarsi senza metafore talvolta un po' troppo lussureggianti e poco chiare, attorcigliate; non riesce a sfuggire al desiderio di fare più di quello che può. Così, se i monologhi tra una canzone e l'altra raccontano la storia della crescita di un ragazzo che poi è il cantante stesso in modo labirintico, la parte musicale fila via liscia, addirittura più liscia di altre volte. La rilettura soft e acustica è intrigante, lascia intravedere un Baglioni sicuramente più caloroso e meno invadente rispetto agli ultimi tour, un Baglioni che non distrugge i brani storici come «Poster», «Ragazze dell'Est», «Con tutto l'amore che posso», «Amore bello», «E tu», ma li restituisce se non fedeli all'originale, almeno con quello spirito. I pezzi forti ci sono tutti, e anche quelli del «nuovo» Baglioni, quello che ha smesso i panni di cantore delle scoperte adolescenziali, con un occhio di riguardo a «Oltre».

segnalato da Sergio&Rita
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