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Rassegna stampa - domenica 12 dicembre 1999 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su Avvenire on line - 12/12/1999
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MUSICA Un bilancio attuale del cantante mentre si chiude la discussa avventura televisiva con Fabio Fazio
Il caso Baglioni? Non esiste
Il suo ultimo lavoro discografico veleggia in cima alla hit parade e il prossimo 31 dicembre potrebbe essere in Piazza S.Pietro col Papa

di Massimo Bernardini

Baglioni in crisi, Baglioni ipertrofico e ipertelevisivo, spottizzato sui giornali, legato mani e piedi allo sponsor telefonico, travolto dall'insuccesso de L'ultimo valzer col suo amico Fabio Fazio... Allora, esiste o no un caso Baglioni? Ha fatto o no stavolta, il cantautore di casa nostra di più longeva e larga popolarità, un passo falso (intanto è primo in classifica)?
Premessa: a nostro avviso si è fatto troppo rumore sulla questione Ultimo valzer, si sono emessi verdetti troppo ultimativi, radicali, al solito scambiando il bilancio di un semplice varietà del venerdì (per la verità un po' troppo spendaccione e ripetitivo), che chiuderà la prossima settimana con Sting, per il giudizio di Dio su tutto e su tutti, sulla televisione di questa fine secolo e sull'intera carriera musicale di Baglioni, sull' ipotetico tramonto della stella di Fazio e sulla crisi dell'imperituro autore di Questo piccolo grande amore. Calma ragazzi, la situazione sarà anche tragica ma non è poi così seria.
Stiamo al «caso» Baglioni: Viaggiatore sulla coda del tempo sarà anche un titolo un po' criptico, o anche semplicemente goffo, ma le 12 canzoni cui corrisponde non sono affatto quel ricettacolo di tutti i possibili difetti individuato da qualche stimato collega. Anzi, a dirla tutta a noi piace, regala ancora emozioni e pensieri. Ma andiamo ad argomentare la predilezione. Dice il sofista: «Baglioni non è più quello di un tempo, si dedica a solipsismi ormai insopportabili». D'accordo, c'è chi lo vorrebbe eternamente inchiodato a «quella-tua-maglietta-fina-tanto-stretta-al-punto-che-immaginavo-tutto», ma l'uomo ha la sua età, il capello non propriamente corvino, ed è da un bel pezzo in cerca di altro. Troppa retorica? Prendiamo per le corna il problema partendo da queste nuove canzoni. In A domani Baglioni si concede versi come questi: «Tu sei la stella/che vaga e invaghisce/signora di poesia/tu sei il rimpianto/che dura e indurisce/sorella nostalgia/tu sei il rimorso/che incolpa e colpisce/angelo di carestia». Un italiano eccessivo, al limite della caricatura, ma scelto coscientemente, volendo proprio l'artificio e l'assonanza (vedi anche l'abbondante uso del desueto passato remoto in altri testi). A noi questa lingua di Baglioni sembra voler dire che non è intellettualismo il suo (perfino le due cartelle fitte fitte di sfiancanti confessioni in prosa che allega alla copertina paradossalmente sembrano dircelo), che l'ipertrofia che ha scelto da tempo, anche in musica, è un terreno di ricerca. Si può sostenere che viceversa una maggiore asciuttezza non potrebbe che giovargli - noi ne restiamo convinti -, ma come dire: è tempo perso. L'uomo deve arrivaci da sé, e finora è innegabile che il suo pubblico l'abbia sempre seguito (anzi di più). Insomma è un po' da felloni stare ad aspettare il suo primo supposto flop (televisivo e quindi parziale) per sparare i propri vendicativi «l'avevo detto».
Ecco qui altre ragioni, fra il soggettivo e il realistico. La linea melodica bella di Un mondo a forma di te, l'inaspettato procedere ricco, prepotente persino, di Sì, io sarò, la bella scelta armonica di Stai su, con quel brusco spostamento che sentiamo così beatlesiano (chissà perché ci commuove, riportandoci a For no one di Lennon McCartney...), la malinconia contagiosa, mirabilmente orchestrata e cantata, che sentiamo assolutamente autentica in Mal d'universo («cerco un varco/in questo immenso arco... una via per l'infinità»). E poi i sublimi esami di coscienza Opere e omissioni e Quanto tempo ho (la seconda più intensa), la brillante tirata ad "accordoni" Cuore di aliante e la nostalgia della perduta semplicità (ed infanzia) di A Clà. A saperle raccontare emozioni così...
Dispacci d'agenzia di giornata riferiscono poi a sorpresa che «Claudio Baglioni si avvicina al concerto della notte di Capodanno che si terrà a Piazza San Pietro, anche se la trattativa non è ancora conclusa. Assieme a Baglioni dovrebbero esibirsi a Piazza San Pietro alcuni cori gospel e ben cinquemila pueri chantores. A mezzanotte il Papa si dovrebbe affacciare per impartire la benedizione Urbi et Orbi. Il tutto nel contesto di Millennium-La notte delle stelle, la maratona di San Silvestro di Raiuno». Davvero c'è un caso Baglioni?


segnalato da Caterina

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