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Rassegna stampa - sabato 6 novembre 1999 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su La Repubblica, pag. 43 - 06/11/1999
www.repubblica.it


L'astronave non decola, troppa zavorra


di Antonio Dipollina

Fabio Fazio voleva chiamare il programma "Era meglio Anima Mia", e lo ha detto giocando d'anticipo con tutti quelli che ieri sera lo hanno pensato. Quindi dirlo è banale, banalissimo. Ma bisognerebbe trovare qualcosa di diverso da dire. Oltre a esprimere la - fondata - speranza nel fatto che se c'è qualcuno in grando di capire cosa non funziona e cambiare in corsa le cose, quello è proprio Fazio con il suo gruppo di autori. Questo "Ultimo Valzer" è piuttosto diverso da come era stato presentato, o dall'idea che tutti si erano fatti. Quindi l' effetto-sorpresa tanto caro al presentatore c'è stato, ma non è detto che sia un bene. Certo, se fosse arrivato Berlusconi si sarebbe parlato solo di lui e il resto sarebbe passato in secondo piano. Fazio ha tutte le ragioni per recriminare ancora di più sul suo mancato arrivo.
La prima impressione è che non ci fosse bisogno di scrivere così tanto e di scansionare minuto per minuto un programma che alla fine bisogna risolvere con il polso e l'esperienza di Fazio e con Teocoli che, oggi come oggi, raddrizzerebbe perfino il suo Milan. Per carità, qualcuno lo convinca a rimanere per le prossime puntate. Sarebbe davvero il colmo se un programma che cataloga le cose da portare nel Duemila, alla fine, non meritasse di finire anch'esso nell'elenco.
E comunque un programma con le ambizioni del "Valzer" non può essere annunciato come ha fatto Fazio al Tg2 come "soprattutto" l'occasione per sentire il nuovo disco di Claudio Baglioni. Del nuovo disco di Baglioni importa, per ora, al medesimo e a quelli che lo compreranno a scatola chiusa: alla stragrande maggioranza di quelli che si mettono davanti al video speranzosi, del nuovo disco di Baglioni non importa un accidenti. E prima o poi sarà il caso di sottolineare che tutte queste grandi produzioni televisive, ormai, vivono solo in funzione degli artisti che hanno da promuovere qualcosa. Tutti gli ospiti di Celentano avevano il disco nuovo nei negozi, da Fazio pure. Significa consegnare tutte le buone cose che si possono scrivere e ideare alle trame di marketing - spesso demenziali, spesso perdenti - delle case discografiche. E ieri è toccato pure ai libri con Andrea De Carlo. Che programma epocale - letteralmente - si costruisce portandosi appresso la zavorra di dischi e libri appena usciti e che nessuno conosce? "Anima mia" aveva funzionato perché si era del tutto disinteressata a queste logiche e aveva girato intorno a una piccola idea, bellissima, inattesa, che aveva conquistato tutti. Una cosa calda. E non la ghiacciaia - complice la scenografia Gae Aulenti - che magari rende benissimo l'epoca e lo spirito del mondo, il Duemila eccetera, ma in cui annega poi perfino una cosa che è nella pelle di tutti come "A Whiter Shade of Pale". Magari il connubio fotografa bene i tempi, ma a qualcuno piace?

segnalato da Caterina

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