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Rassegna stampa - venerd́ 22 ottobre 1999 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su La Repubblica - 22/10/1999
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FAZIO & BAGLIONI
"Il nostro Ultimo Valzer"

Il ritorno della coppia, il 5 novembre su RaiDue. Con una promessa: "Saremo molto cattivi, ci ameranno e ci odieranno"

di A. Dipollina

MILANO - Una delle ipotesi era prendere la trasmissione e chiamarla Era meglio Anima Mia. Così, per anticipare quello che - lui ne è convinto - tutti diranno andando a dormire la sera della prima puntata, venerdì 5 novembre, su Raidue. Invece alla fine Fabio Fazio e gli altri autori hanno scelto L'ultimo Valzer. Come il film di Martin Scorsese, quello con la Band in procinto di sciogliersi. Dieci è sempre stato un titolo-civetta, generico: si parlava delle dieci cose del Novecento da portare con sé nel Duemila. Falso: il ritorno in tv della coppia Fazio-Baglioni sarà un'altra cosa, anche se c' entreranno eccome la fine di secolo e millennio. Anche se ci saranno un sacco di cose da portare nel Duemila, anche troppe. Ma anche tutto ciò, sembra dire Fazio, è la bigiotteria del programma, qualcosa da far brillare per richiamare l'attenzione. L'obiettivo è un altro.
Quale, Fazio?
"Costruire un pezzo nuovo di televisione. Non c'è nessun format, nessuna idea già esistente. Scegliere, rischiando parecchio, di riportare in tv cose che sono scomparse da anni, una linea narrativa, un racconto, il piacere di far parlare qualcuno e ascoltarlo. E molto altro. Per costruire un programma del tutto nuovo, che dividerà. Ci ameranno e ci detesteranno".
Un esempio, grazie.
"Ci aspettano due mesi in cui tutti, su tutti i mezzi di comunicazione, compariranno a migliaia le classifiche su cosa salvare, cosa portarsi nel Duemila, il miglior libro, la canzone, la persona. Non faremo nessuna classifica simile, o meglio ne faremo altre, completamente diverse. Verrà un sacco di gente, e ognuno proporrà una cosa sua, personale, da portare con sé. Sarà un campionario di cose minime, di tante cose: non ci sono categorie, ognuno sarà una categoria. Un libro? No. Una perversione da portare con sè? Sì. Un'emozione? Pure. Una canzone? No. Un luogo di villeggiatura? Sì".
Se possiamo osare: così non si capisce nulla.
"Bene. Anche perché al momento ci capiamo poco anche noi. Dovrete fidarvi, no?".
No.
"Ci saranno due scrivani, seduti, che scriveranno, appunto, e catalogheranno tutto. Alla fine, ci sarà un elenco molto ampio, accumuleremo cose, sarà un gioco ad affastellare elementi, cose minime, cose personali di ogni ospite che verrà, ma che alla fine, speriamo, darà origine a una catalogazione molto più interessante e vera di tutte le altre. Giocheremo molto, anche. Parodieremo molto".
Si capisce un minimo di più. Quanta musica?
"Quella necessaria. C'è Baglioni, ci saranno altri".
Addirittura la scenografia di Gae Aulenti.
"L'abbiamo scomodata, le sono molto grato. Così come sono grato al direttore Freccero che ci sta concedendo libertà impensabili, per esempio quella di fare un programma che nasce molto disordinato, ma molto pensato. Lo studio, alla fine, diventa un non-luogo, non somiglia a nulla. È grande. E bello.
Molti ospiti, o pochi?
"Più facilmente, molti. Tendiamo ad esagerare, ad accumulare, vorrei dire che possono venire tutti: più che catalogare vogliamo riempire una stiva, per salpare. E quando si riempie una stiva ci finisce di tutto.
L'Ultimo Valzer non ha un' aria troppo malinconica?
"No, semmai romantica. Parecchio. Come dice Tommaso Labranca, uno dei nostri autori, l'etimologia di valzer è Giro. Dà il senso del passaggio a un'altra cosa".
Diranno che somiglia ad Anima Mia?
"È antitetico ad Anima Mia. Non c'è nessun recupero, anche se quella era una lettura facile del programma, in realtà recuperando le cose del passato facevamo la tv del presente. Stavolta ho una frase bella e pronta per tutti voi".
Avanti.
"Come ha detto qualcuno, non esiste solo la nostalgia del passato, ma anche quella del futuro: si chiama speranza. A me piace molto, ci stiamo pensando parecchio preparando la trasmissione. Alla fine la stiva sarà piena e salperemo: con la speranza di viaggiare, non con quella di arrivare".
Un programma buono?
"Per niente, sarà cattivissimo. Ha l'ambizione di essere cattivo. Sceglieremo anche quali sono le migliori cattiverie da portare nel Duemila. Saremo cattivi nel cercare di dimostrare che si può fare anche questa televisione, anzi, che il servizio pubblico ha l'obbligo di provarci. Una tv pensata, pensata molto per poi magari buttare tutto all'aria e farla diventare un'altra cosa, ma con quello spirito lì, perché la ragione del viaggio è viaggiare. Non per riempire due ore di televisione".
Invece in giro...
"Ho un solo rimpianto. siamo stati sfortunati nel sorteggio, e ci hanno messo nella serata più difficile della settimana. Ad altri è andata meglio".
Ovvero avrete contro "Scherzi a parte". A proposito, Celentano che è andato meglio nel sorteggio e va al giovedì, le piace?
"Certo, è un programma con un'anima, un one-man-show bello da vedere. Niente da dire".
Il valzer è l'ultimo davvero?
"Sì, vale anche per me e per questo tipo di fatiche: non ho più il fisico".

segnalato da Caterina

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