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Rassegna stampa - sabato 19 settembre 1998 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su Il Mattino - 19/09/1998
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L'INCONTRO A GIURISPRUDENZA
Un cantautore in cattedra Il rettore: torna da professore

di Caterina Vitale

Un cantautore in cattedra. Dura due ore l'incontro alla facoltà di Giurisprudenza tra gli studenti e Claudio Baglioni. E il rettore Fulvio Tessitore, forse anche per recuperare consenso da parte degli studenti impazienti di incontrare il divo Claudio, nonché rumoreggianti, propone: "Perché non torni l'anno prossimo in veste ufficiale di professore? Sei un professionista della comunicazione, potremmo farti un bel contratto per l'anno accademico". Applausi. Claudio e il rettore si stringono la mano. Lo vedremo davvero nei panni di docente?
"Non so nemmeno perché sono qui", aveva esordito lui, può sembrare un controsenso, non credo di poter insegnare niente a nessuno". Mille persone gremiscono l'aula Coviello, nelle altre aule del primo piano si segue l'incontro su maxischermi. Buoni, state buoni. Per prima cosa bisogna mantenere la calma e il cantautore non si tira indietro, lo fa in prima persona, stimolando nello stesso tempo le curiosità delle scatenatissime studentesse - fans. Gli chiedono di Pino Daniele, lui glissa. Gli chiedono dei critici, dice: "Qualsiasi cosa scrivono, per me è pubblicità. Alcuni li rispetto, altri meno". Gli chiedono del ruolo dei cantautori: "Siamo dei privilegiati, viviamo in un mondo a parte, ma non dovete prendere per oro colato quello che diciamo. La canzone politica? Non esiste, sono più politici Fellini o Walt Disney. Negli anni Settanta dicevano che ero di destra perché non alzavo il pugno durante i concerti, ma hanno cambiato idea". Spunta una chitarra, provano a passargliela, ma lui li fulmina con uno sguardo: "Se ne parla al San Paolo". Spunta un peluche, anzi gli cade in testa. Gli chiedono del Papa ("non sono d'accordo con lui, ma è un personaggio fondamentale di questa fine secolo. Sapete che da ragazzo stavo per entrare in seminario?"). Baglioni ha una risposta per tutti, anche per chi vuole sapere perché i suoi ultimi testi sono "leopardeschi". "Leopardeschi in che senso?, si interroga lui. "Voleva dire leopardiani", spiega un coro. Dopo due ore va via nel putiferio. Chissà cosa combinerà oggi. E dove.


segnalato da Anna Sorrentino

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