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Rassegna stampa - martedì 15 settembre 1998 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su Il Mattino - 15/09/1998
www.ilmattino.it


Un cantautore a San Giacomo

Ieri l'incontro con Bassolino. "Canetro' in anterpima il singolo del mio disco dal vivo". L'omaggio a Lucio Battisti La settimana napoletana: blitz a Poggioreale, sui mezzi pubblici e all'Universita'. Prove aperte per i disabili


"Basta megaconcerti. Ora ho voglia di una svolta"

Baglioni: un inedito al San Paolo, poi la Tv con Fazio.


Il sindaco più amato dal popolo italiano si presenta sorridente, al braccio
dl Claudio Baglioni per lanciare l'operazione San Paolo. Si comincia con i
complimenti reciproci, poi le informazioni: l'evento sarà preceduto da
un'intensa settimana partenopea. una maniera per promozionare
l'appuntamento, certo, ma anche di “entrare nella città”, spiega il cantante
“mi sento sempre più un viaggiatore. Se esiste un posto dove ha ancora senso
viaggiare per capire le trasformazioni della nostra società questo è Napoli.
Viverci per qualche giorno, incontrando napoletani di tutti i ceti e le età,
mi permetterà di sentirmi un po' meno straniero quando alle 21 del 26 salirò
sul palco dello stadio”.
I fans prendano bene nota:
giovedì il loro beniamino sarà alle l7 da Guida in piazza San Domenico
Maggiore, per firmare autografi  e lanciare il libro fotografico a lui
dedicato dalla Mondadori “C'era un cavaliere bianco e nero”. Venerdì, alle
15, incontro con gli studenti di Giurisprudenza nell'aula Coviello.
Mercoledì 23 Baglioni viaggerà su uno o più mezzi pubblici: impossibile
sapere quale o a quale ora, munitevi di biglietto e sperate di essere
fortunati. Venerdì 25 pomeriggio, prove aperte di concerto per le
associazioni di assistenza ai disabili, per gli anziani e per gli iscritti
al Clab, il fans club baglioniano.
E poi sorprese, magari a cominciare da oggi, e l'incursione in scena di
“qualche artista partenopeo legato alle radici, alla storia di questa
città", e tutti i blitz possibili ed immaginabili, “qualcuno è davvero
troppo cialtrone, non li annuncio anche per questo ma me ne assumo tutte le
responsabilità”.
Con “discrezione” lodata da Bassolino, Claudio spiega che sì, “ci sono delle
iniziative rivolte al sociale; ma lui sa bene di non poter cambiare il
mondo, al massimo posso regalare un sorriso o un po' di tenerezza a qualcuno
che normalmente ha pochi motivi per sorridere o intenerirsi”. Con la stessa
discrezione il cantautore anticipa che al San Paolo presente-rà per la prima
volta dal vivo “Arrivederci o addio”, il brano inedito contenuto in “A-live”
, il suo triplo album dal vivo in uscita a fine mese: “Ho voglia di cambiare
pagina, di novità, per questo mi ha fatto piacere vedere le accoglienze per
Ligabue regista a Venezia. Per ora ho chiuso coi megaconcerti. Questo pezzo
racconta proprio il bisogno - ne parlai tanto tempo fa con Peter Gabriel -
di non fare solo canzoni per tutta la vita. Si può essere procacciatori di
sogni, per se stessi e per gli altri, senza essere prigionieri nel successo
gia' garantito”.
Claudio non dice cosa c'è nel suo futuro, cinema, letteratura o chissa’
cos'altro. Dopo lo show al San Paolo completera’ l'opera di scrittura dei
nuovi pezzi, interrotta in marzo all'inizio dell'avventura di "Da me a te”.
E, “quasi sicuramente”, in autunno lo vedremo in tv su Raidue, al fianco di
Fabio Fazio. Intanto lui sorvola sulle polemiche con Venditti e Vasco Rossi
“Mi fa piacere essere diventato un punto di riferimento per alcuni colleghi
che ormai parlano solo di me” e confessa di aver “sentito il bisogno di
cantare una canzone di Battisti il giorno stesso che è morto. Dovevo
sfogarmi. Ma ora è meglio il silenzio, può aiutarci a capire meglio il
privilegio di Lucio e qualcun altro di noi, capace di lasciare qualcosa
destinata a sopravvivergli”. Tra l’85 e l’88 anche lui aveva pensato di
seguire le orme dell'isolamento come Mina e Battisti: “E’ stata una
tentazione, poi ho capito che non era quella la mia strada”.
"Io concepito ad Ischia"

Un’esibizione a sorpresa su un autobus pubblico, un incontro con gli
studenti organizzato con la Confederazione degli studenti universitari, un
concerto con i detenuti di Poggioreale. Lo show allo stadio San Paolo, il 26
settembre, ultima tappa del genere dopo Roma, Milano e Palermo si intitola
«Da me a te», ma anche «Dalla città allo stadio» «Porterò nello stadio
qualcosa della citta’”, ha raccontato Baglioni, «cambierà l'introduzione, e
credo di incontrare anche qui artisti particolari, originali, come è
avvenuto altrove». La settimana napoletana di Baglioni è anche l'occasione
per ricordare come il cantautore si senta un po' partenopeo: «i miei
genitori vennero a Ischia per far si’ che dopo nove mesi io nascessi. Mi
hanno concepito dalle vostre parti insomma, ma me lo hanno nascosto per
molto tempo, hanno aspettato che io capissi come andavano queste cose», ha
raccontato ieri il cantautore a Palazzo San Giacomo, davanti al sindaco
Bassolino e l'assessore D'Agostino, visibilmente divertiti.


segnalato da Enrico

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