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Rassegna stampa - giovedì 25 giugno 1998 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su La Repubblica, Sport 46 - 25/06/1998
www.repubblica.it


Forza azzurri, auguri da Nesta
Difesa nei guai: "Ma tornerò a Parigi, per tifare"

di ENRICO CURRO'

PARIGI - "Andremo lontano: non lo spero soltanto, ne sono convinto". Nesta aveva sognato un rientro in Italia ben diverso da quello che ha avuto ieri mattina, con le stampelle appoggiate alla poltrona dell'aereo, la tuta della Nazionale indossata come un abito da passeggio e un tutore bianco a proteggere il ginocchio destro sul quale non può più fare leva. Eppure, all'aeroporto Charles de Gaulle, circondato dai tifosi che gli chiedevano l'autografo, ha parlato come se potesse tornare in campo già sabato e non tra almeno sei mesi, come prevede la più ottimistica delle prognosi per un infortunio che resta tra i più gravi nella casistica delle lesioni possibili per un calciatore: quando saltano il legamento collaterale interno, e in particolare il crociato, l'intervento chirurgico è la sola certezza, mentre i tempi di recupero dipendono soprattutto dalla rapidità e dall'efficacia della rieducazione.
C'è chi ha perso anche un anno di carriera, c'è chi non è più tornato ad essere quello di prima, c'è chi è stato costretto a smettere. Ma per un giocatore di 22 anni, uno al quale Costacurta ha profetizzato "15 anni da leader della difesa azzurra", pensare alla migliore delle prospettive è un obbligo: la Lazio lo aspetta, cautelandosi con l'acquisto di Couto e con la trattativa per Materazzi. "Ho sentito parlare di nove mesi di sosta: beh, non scherziamo, cinque sono già troppi. Farò un regalo di Natale ai tifosi della Lazio e ai miei compagni, a dicembre sarò di nuovo in campo. Ora voglio operarmi il più presto possibile". Dopo la visita del professor Bartolini, medico della Lazio, l'intervento chirurgico è stato fissato per venerdì prossimo in una clinica privata romana vicina allo stadio Olimpico. Sarà affidato al professor Pierpaolo Mariani, chirurgo ortopedico che ha operato in passato Carnevale e Aldair, vittime di gravi lesioni al legamento crociato.
Nesta racconta serenamente l'incidente di martedì pomeriggio. "Lì per lì ho sperato che fosse solo menisco, ma ci ho messo pochissimo a rendermi conto che purtroppo mi sbagliavo. Mi si è piantata la scarpa destra sul terreno e il ginocchio si è proprio schiantato. Meno male che al castello di Gouvieux ho trovato Baglioni: mi ha un po' addolcito la serata, dedicandomi una canzone, Buona Fortuna". La sua sostituzione, dopo poco più di due minuti, è stata la più rapida della storia della fase finale dei Mondiali. "Ma io non sono disperato, come ho detto a tutti quelli che mi hanno chiamato, e sono stati tantissimi. Ho vissuto comunque trenta giorni fantastici. Sono stato fortunato a vivere un'esperienza come questa. A 22 anni ho già giocato un Europeo e un Mondiale, non capita a molti giocatori. I guai nella vita sono altri, il problema si opera. A casa ho sentito i miei piuttosto mosci, ma io li ho tranquillizzati. Sono sicuro che tutto passerà in fretta: a Parigi tornerò per la finale...".
Il problema immediato è per Maldini, che si ritrova in difesa con gli uomini contati e senza un uomo molto forte nel gioco aereo, in cui i norvegesi eccellono. "Sono pronto a fare eventualmente il terzino sinistro", ammette Pessotto, dirottato contro l'Austria a centrocampo. Paolo Maldini boccia l'ipotesi. "Io centrale? Non credo, anche se tutto è possibile". E' verosimile, quindi, che si continui con Bergomi libero e Cannavaro in marcatura insieme a un tranquillizzante Costacurta. "Il problema non è questo, è che perdiamo uno dei giocatori più bravi e più capaci di fare gruppo. Personalmente, quattro mesi fa il ct mi chiese se sarei stato disposto a fare anche il marcatore e io risposi di sì: sono mentalmente preparato e poi con Bergomi possiamo benissimo alternarci. Piuttosto, attenzione alla Norvegia: non perde da 17 partite".


segnalato da Cristiana

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