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Rassegna stampa - marted́ 29 marzo 1977 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su Il Monello - 29/03/1977

Voci e volti
'Solo in soffitta'



foto Ventisei anni, cantante di successo Claudio Baglioni si è volontariamente relegato in soffitta per diciotto mesi per un desiderio intimo di rinnovarsi e meditare. Alla fine ne è uscito con "Solo", un album entrato subito nelle superclassifiche.

Nato a Roma il 16 maggio 1951, Claudio Baglioni aveva cominciato a cantare fin da piccolo, ma il successo è arrivato solo cinque anni fa con "Piccolo grande amore". Comunque, da allora, Claudio è sempre rimasto sulla cresta dell'onda.

Tempo fa. Claudio Baglioni ha detto addio ad Antonio Coggio, suo paroliere e consigliere preferito, per ributtarsi nella mischia tutto da solo. Così, dopo mesi di duro lavoro, ha "tirato fuori" un 33 giri che s'intitola "Solo". Claudio è l'autore delle parole e della musica di tutte le canzoni comprese in questo L.P. Il disco, che ha per tema dominante la solitudine dell'uomo nel mondo in cui vive, fa riferimento persino alla solitudine degli esseri umani nel cosmo.
Insomma, questo 33 giri, ci presenta un Claudio Baglioni decisamente inedito; lontano e diverso da quel Baglioni che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare.

Claudio, perché così tanto tempo lontano dalla ribalta musicale?
Perché sentivo il bisogno prepotente di rinnovarmi, di dare una svolta decisiva alla mia carriera. Un musicista che si rispetti non deve adagiarsi sugli allori, ma deve continuamente migliorare, andare avanti. Mi auguro che questo mio sforzo venga apprezzato dal pubblico.
Sei sincero quando scrivi le tue canzoni?
Il mio impegno è quello di essere sempre sincero. Di scrivere e di cantare quello che è in me. E finora penso di essere sempre riuscito a dare queste sensazioni. Il pubblico queste cose le sente, le capisce. Me lo ha dimostrato in più occasioni.
Cosa sogni?
Sogno di scrivere la più bella commedia musicale del secolo! Be', andiamoci piano. Sarei già contento se riuscissi a scrivere una buona commedia musicale...
Dicono che tu sei un tantino snob. E' vero?
Se lo fossi veramente, non avrei fatto il cantante ma avrei scelto un'altra professione. Sono un po' schivo, un po' contrario a certe forme esteriori, ecco tutto. L'idea di essere un personaggio conosciuto da tanta gente, mi fa un po' paura. Tuttavia, a parte questa mia forma di pudore, credo di essere ugualmente a posto con quelli che mi amano. In fondo, oggi, il pubblico è già aggredito, dico io, quotidianamente, dal mondo strano in cui vive. Standomene in disparte, mi sembra di rispettarlo di più.
Da tempo ormai, vivi con Paola, la tua ragazza. Non pensi al matrimonio?
In effetti qualche volta ci penso. Poi però... il fatto è che stiamo tanto bene così come siamo... Un legame ufficializzato potrebbe magari, condizionarci. Ed io ho il terrore di rovinare questo nostro meraviglioso rapporto. Eppoi, perché sposarci? In fondo non è così indispensabile.
Sei favorevole all'aborto?
L'aborto non è un problema di facile risoluzione. Non è come il divorzio, dove si richiede un si o un no e basta. Da una parte c'è il dramma spirituale di dire no ad una vita umana. Dall'altra quello di mandare al creatore tutte le donne che abortivano "clandestinamente", attraverso prassi assurde e micidiali.
Che cosa ami?
A parte Paola, la musica, i gatti, gli amici. Tutte le cose belle di questo mondo. I colori, il mare, il verde, l'aria pulita... Be', ce ne sono tante, no?
E i tuoi genitori?
Credo di essere loro debitore di buona parte del mio successo. Mi hanno sempre capito, incoraggiato. Con loro ho un discorso aperto, sincero, senza problemi. Ci vogliamo molto bene. A casa mia, poi, c'è il rispetto assoluto della libertà degli altri. E questo è meraviglioso, direi.
Per quanto concerne il lavoro, è vero che ascolti solo quel che dice Paola?
Certamente. Paola è la mia consigliera, la mia ispiratrice preferita. Con lei spesso mi fermo a controllare se tutto è a posto e in regola... Dentro di me, voglio dire. Come uomo e come artista.
Parlami dell'amore...
L'amore è una cosa che ti fa sentire più importante. Diventi più uomo, sei più maturo in tutto e per tutto. Guai, se l'amore mancasse. Sarebbe un brutto scherzo davvero. La negazione e la nebbia.
Cosa fai quando non canti?
Vado al cinema. Mi piacciono da matti i film dell'orrore, del terrore. Un giorno sono arrivato a vederne tre di fila. Dracula è il mio "attore preferito"...
Tu studiavi architettura. Farai l'architetto quando smetterai di cantare?
Non penso proprio. Anche se, magari, un giorno o l'altro, se avrò tempo, cercherò di portare a termine questi studi. Quando comincio una cosa generalmente la porto sempre a buon fine. Comunque, quando smetterò di cantare, e mi auguro il più tardi possibile, farò il produttore discografico. La musica, ormai, è e rimarrà la mia vita, il mio mondo.
Una volta portavi gli occhiali...
Ora invece porto le tenti a contatto. Comunque, avevo deciso di portarle ancora prima di diventare Claudio Baglioni, se è questo che vuoi sapere. Certi cambiamenti rientrano in un processo normale delle cose. Non ti pare?
Sei ricco?
Assolutamente no. Ho messo solo qualche soldo da parte. E per quanto mi riguarda posso ritenermi già soddisfatto, comunque vadano le cose.
Come ti vedi?
Un ragazzo normale. Non mi vedo proprio diverso dagli altri. Mi piacciono le cose di sempre. Non mi sono lasciato prendere la mano dal successo. Quanto al lato fisico, be', non sono né bello, né brutto. Diciamo che sono molto simpatico, almeno a giudicare dagli amici piuttosto numerosi che ho intorno.
E il fatto di essere Claudio Baglioni...
Mi reputo molto fortunato di esserlo. Soprattutto perché ho la possibilità di fare un lavoro che amo profondamente. E, purtroppo, non a tutti è concesso questo privilegio...
Quando sbagli, cosa succede?
Sono disposto sempre ad accettare i miei errori, in tutta umiltà. A pagare, di persona, se occorre. Senza fare tragedie.
E con il tuo prossimo?
Forse, sono eccessivamente sincero. Cerco sempre di cogliere nelle persone il lato positivo negando a priori quello negativo. A volte è un errore anche questo. Io però sono fatto così e, tutte sommato, mi vado bene.
I tuoi impegni più prossimi?
Debutterò tra breve a Roma con un mio spettacolo che porterò in giro per tutti i teatri delle maggiori città italiane. Spero che il pubblico mi segua con la simpatia e l'interesse di sempre. Fatemi anche i vostri auguri...

segnalato da Cecilia

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